PEST PROOFING
PEST PROOFING
Pestproofing significa determinare ulteriori azioni necessarie per la riduzione di potenziali od esistenti problemi inerenti alla infestazione di roditori, insetti striscianti ed insetti volanti.
Con il fine di scongiurare la presenza dei parassiti, si ribadisce l’importanza di valutare, per quanto sia fattibile, dei lavori strutturali che riducano la possibilità ai roditori ed agli insetti di entrare nelle strutture. Fondamentale è chiudere tutte le eventuali fessure perimetrali (possibilmente con cemento) con particolare attenzione anche alle prossimità di porte e portoni comunicanti con l’esterno ove si deve inoltre considerarne la chiusura “ermetica” nelle parti inferiori con opportune barriere fisiche, preferibilmente rigide piuttosto che a spazzola. Le retine da utilizzare devono essere in acciaio e con una maglia tale che non permetta il passaggio di mosche, zanzare, scarafaggi etc nonché roditori, fatto presente che questi riescono a passare in spazi molto limitati (il topolino domestico mus-musculus in fessure di 6 mm di diametro, il ratto per 12 mm di diametro)!
Nei reparti come magazzini è conveniente rispettare le distanze (coma da normativa sulla sicurezza, peraltro) tra scaffalature e pareti (circa 50 cm) onde sottrarre facilità di riparo e probabile insediamento dei parassiti. Questo vale anche per un ambito esterno, dove non è raro l’accatastamento di materiale vario a ridosso delle pareti dell’edificio.
L’introduzione di bancali in legno all’interno delle strutture rappresentano un plausibile pericolo come veicolo di insetti e roditori.
Tutto il materiale in entrata andrebbe scrupolosamente controllato.
Rimane scontata la particolare attenzione relativamente ad una puntuale pulizia dei locali che rimuova residui di cibo e quantaltro.
In taluni ambienti, inoltre, è consigliabile introdurre in procedura pulizie “meccaniche” di rimozione delle ragnatele e polvere dai muri, nonché soprattutto di controlli e pulizie della pertinente rete fognaria tramite periodici spurghi, luoghi dai quali prolifera la blatta orientale (scarafaggio nero), insetto che necessita di caratteristiche ambientali come calore, umidità, buio e presenza di sostanza organica.
Procediamo a fornire valutazioni consigliando alcune modifiche e misure idonee a garantire condizioni igienico sanitarie ottimali, atte a salvaguardare l’ambiente dal punto di vista infestazioni insetti volanti.
È da tener presente che l’attività di bonifica del territorio rappresenta per il futuro la chiave di volta per tutti i grandi problemi connessi all’igiene ambientale. In concreto occorre limitare al massimo ogni possibile causa d’impianto, di attrazione o di perpetuazione degli insetti volanti sia per quanto concerne i luoghi di rifugio delle forme adulte che i focolai larvali.
Bisogna provvedere, per la lotta di insetti come la zanzara, all’eliminazione della fitta vegetazione acquatica infestante le rive di torrenti e di serbatoi dismessi, all’eliminazione della vegetazione infestante i lotti di terreno non utilizzati (diserbo), all’eliminazione di altri ristagni d’acqua, con riguardo quelli luridi, al controllo degli scantinati allagati, al controllo delle condotte di smaltimento idrico sotterraneo (fognature) e, in modo particolare, delle caditoie, al controllo ed eliminazione sistematica di tutte le piccole raccolte liquide in recipienti vari sparsi negli stabili ed adiacenti piazzali.
Relativamente alla infestazione da mosche, basilare ed importante norma per una corretta strategia di prevenzione risulta essere senzaltro la pulizia degli spazi interni ed esterni da materiali organici. Da questa premessa già si capisce come la lotta alle mosche sia difficile se le aree circostanti (anche a distanza di centinaia di metri) presentino focolai. Realtà come discariche, isole ecologiche ed anche qualsiasi piccolo contesto in cui sia presente prodotto o rifiuto organico, unitamente ad altri fattori come il clima caldo e l’umidità, possono provocare infestazioni, o comunque fastidi e disagi, altresì agli altri spazi più o meno limitrofi (abitazioni, giardini, negozi… e soprattutto in quegli ambienti come possono essere cucine, bar, etc che con l’emissione di profumi ed odori connessi alla lavorazione fungono da attrattivi, attirando per l’appunto l’insetto con ovvie conseguenze negative in termini igienici).
Per i luoghi sensibili delle Aziende del settore alimentare, si rammenta, è d’obbligo l’installazione di “retine zanzariere” nelle finestre apribili. Se si prende ad esempio un contesto come può essere un’azienda agricola, diventa importante la corretta gestione delle mangiatoie per evitare spargimento di mangimi. La lettiera dovrebbe essere mantenuta asciutta, l’accumulo delle deiezioni solide tenute possibilmente su concimaie in cemento (andrebbero rispettati i tempi e le modalità di accumulo e di spandimento dei letami), andrebbe evitato la presenza di carcasse di animali nei cortili e le disinfestazioni dovrebbero vedere alternati e ruotati gli insetticidi contenenti principi attivi di classi diverse, residuali ed al dosaggio minimo. Potrebbero essere usati opportuni regolatori di crescita contro gli stadi giovanili (larvicidi), nonché altre strategie coaudiuvanti come trappole di cattura ed esca alimentare insetticida.
Riassumendo, integrando e riformulando su più aspetti, le fondamentali misure preventive da adottare in uno stabilimento alimentare si possono descrivere come segue:
Le aree perimetrali esterne allo stabilimento devono essere pavimentate ed adeguatamente drenate in modo da evitare ristagni d’acqua che possono essere attrattivi per l’abbeveramento da parte di roditori o fonti di proliferazione di insetti volanti;
Le aree perimetrali esterne, per una distanza di 8-10 m dalle pareti devono essere tenute sgombre da materiale accumulato e tenute pulite;
Per le aree più lontane non pavimentate, deve essere previsto un efficace controllo della vegetazione spontanea, tramite tagli frequenti o, preferibilmente, mediante il diserbo totale;
Le pareti devono essere lisce e gli infissi installati sul margine esterno con davanzale inclinato di 45° verso l’interno, oppure sul margine interno del muro ma con davanzale inclinato verso l’esterno, in modo da ostacolare l’arrampicata dei roditori e la sosta di animali volatili;
Tutte le finestre e le eventuali altre aperture comunicanti con l’esterno (comprese le porte), devono essere dotate di reti “zanzariere” del tipo in ferro galvanizzato;
Se possibile, le porte di servizio devono essere ad apertura e chiusura automatica in modo da ridurre il più possibile il tempo di apertura, meglio ancora sarebbe l’adozione di doppie porte automatiche (bussole). Tutte le altre porte devono rimanere chiuse, comprese quelle di comunicazione tra i reparti;
Stipiti e battenti delle porte devono essere integri e a tenuta (barriere fisiche, preferibilmente rigide piuttosto che a spazzola);
Tutti i pozzetti di ispezione degli impianti sotterranei devono essere perfettamente ermetici;
Tutte le canaline passacavi, devono essere chiuse. Molto spesso rappresentano facili vie d’accesso per roditori. Accumulando polvere, diventano ricettacolo di insetti). I cavidotti sotterranei che alloggiano i cavi elettrici provenienti dalle cabine ENEL o da utenze esterne lo stabilimento, devono essere adeguatamente tamponati per evitare che i roditori li utilizzino per spostarsi verso l’interno dello stabilimento;
Tutti gli scarichi devono essere adeguatamente sifonati per evitare la risalita di roditori e periodicamente sanificati (anche mediante operazioni di spurgo) per evitare la proliferazione di insetti come la blatta orientale (scarafaggio);
Tutti i fori predisposti per il passaggio di impianti devono essere tamponati con malta di cemento o con piastre metalliche;
I rifiuti devono essere evacuati dai reparti almeno con cadenza giornaliera e il loro stoccaggio deve essere fatto in idonei cassoni richiudibili. I cassoni devono essere posti in una apposita piazzola pavimentata in modo da agevolarne la pulizia e ubicata nel punto più lontano da porte e finestre dello stabilimento;
Gli impianti, le merci, gli scaffali devono essere posti sollevati da terra e distanziati almeno 50 cm dalle pareti, in modo da limitare la possibilità di infestazione e consentire periodiche pulizie ed ispezioni;
I bancali non devono essere accatastati all’aperto, dove prendono umidità, sviluppano muffe e ospitano insetti che vengono così veicolati nei reparti (es. cimice asiatica). Per il deposito dei bancali bisogna prevedere dei ripari e dei ricoveri adeguati ed eseguirvi una periodica disinfestazione;
Le aree di carico/scarico devono essere adeguate all’utilizzo previsto. Le stesse devono essere costruite in modo tale che: i rischi di ingresso degli infestanti siano mitigati, i prodotti siano protetti da condizioni meteorologiche avverse, l’accumulo di rifiuti sia evitato la formazione di condensa, la crescita di muffe sia impedita la pulizia possa essere effettuata facilmente.
Il materiale stoccato nei piazzali, nel momento in cui viene portato all’interno dello stabilimento, deve essere attentamente ispezionato, in quanto topi, ratti ed altri parassiti possono essere trasportati passivamente;
In generale, le forniture in ingresso devono essere ispezionate all’arrivo per verificare l’assenza di infestanti. Eventuali riscontri positivi devono essere registrati;
Predisporre misure adeguate a prevenire l’entrata di volatili (potenziali vettori di malattie ed ecto parassiti come zecche ed acari) all’interno degli edifici o la nidificazione su aree di carico e scarico. Soprattutto, contro l’ingresso degli uccelli, l’utilizzo delle bande di plastica sovrapposte nelle entrate di passaggio dei muletti. Assicurarsi che non ci siano aperture, finestre con vetri rotti od altri fori che ne consentano l’intrusione. Rilevare la presenza di acqua stagnante, rifiuti, cibo, altre strutture e alberi vicini allo stabilimento;
Porre particolare attenzione che nelle coperture dei tetti non ci siano possibili fattezze che possano offrire rifugio agli uccelli. Si deve tenere presente le evidenze dei loro passaggi come piume, guano o altre tracce.
L’efficacia delle misure di controllo contro gli infestanti deve essere monitorata, compresa l’analisi delle tendenze, al fine di consentire azioni appropriate e tempestive. Le registrazioni di questo monitoraggio devono essere disponibili;
Il personale deve essere adeguatamente informato e sensibilizzato sull’importanza di assumere comportamenti che favoriscono l’igiene, la pulizia e l’operato di chi è preposto ai lavori di igienizzazione e disinfestazione dei locali. Il rispetto delle attrezzature posizionate per le operazioni di disinfestazione e monitoraggio è basilare. Comunicare di eventuali spostamenti e/o rotture di tali strumenti nonché di altre situazioni che possono contribuire ad inficiare negativamente il controllo dei parassiti al Responsabile “Haccp è importante, come altrettanto importante è che questi segnali al Tecnico Disinfestatore.