837* 13 febbraio 2022
(Articolo tratto da affaritaliani.it)
L’indagine dei Nas presenta un quadro drammatico: su 607 strutture, 152 sono irregolari.
Anziani abbandonati a se stessi.
Una su quattro è irregolare.
Infermiere ubriache, blatte e cibi scaduti.
Il quadro sconcertante è tratto dai Nas, tra Natale e Capodanno, che hanno condotto un’indagine approfondita sulle Rsa in Italia e il quadro che ne è emerso è desolante.
A Pavia insultavano gli anziani.
A Comiso pioveva sui letti dei pazienti.
A Siracusa mancava la licenza.
In provincia di Latina c’erano più ospiti di quelli consentiti.
E ancora: infermieri in numero insufficiente, estintori scarichi, finestre chiuse e buio perenne perché nessuno doveva vedere cosa succedeva all’interno.
Si passa – prosegue La Stampa – da questioni contabili a farmaci scaduti, dai defibrillatori rotti alla documentazione insufficiente, per arrivare a “gravi carenze igieniche” e anche a “strutture deficitarie in materia sanitaria assistenziale”.
Cioè strutture che erano la negazione della loro stessa ragione d’essere.
A Udine un’infermiera è rovinata addosso all’ospite di una casa di riposo, una signora di 91 anni, perché era ubriaca fradicia durante il turno di lavoro.
Blatte e “altri animali infestanti” sono stati trovati nelle cucine di due Rsa di Pavia, a Reggio Calabria è stato rincenuto cibo avariato.
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