Ordinanze per il contrasto della diffusione delle zanzare: la tendenza per il futuro

667*  26 maggio 2022

Ordinanze per il contrasto della diffusione della zanzara tigre e di quella comune: l’Emilia Romagna (e qualche città di altre regioni) anticipa quello che sarà il probabile futuro della lotta.

Le ordinanze (di cui più sotto) si inseriscono nel più ampio programma di lotta integrata contro le zanzare che l’Unione della Bassa Romagna realizza per i nove Comuni, sulla base del Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi che comprende tra l’altro interventi larvicidi periodici nella tombinatura stradale e nei fossati e canali che si trovano nel territorio.

Dal primo maggio e fino al 31 ottobre entrano in vigore nei nove Comuni della Bassa Romagna le ordinanze dei sindaci per il contrasto alla diffusione della zanzara tigre (Aedes albopictus) e della zanzara comune (Culex pipiens).

Oltre alle solite disposizioni indicate dalle ordinanze (è previsto l’obbligo di evitare tutti i ristagni d’acqua eliminando, per esempio, tutti i recipienti dai giardini, i teloni in plastica ove può fermarsi l’acqua, effettuare con regolare periodicità i trattamenti nelle caditoie private con specifici prodotti larvicidi e garantire che i trattamenti siano eseguiti anche durante i periodi di assenza come durante le ferie estive e ripetuti dopo un’abbondante pioggia, l’installazione di reti zanzariere tra il tombino e la cornice di chiusura dello stesso, mantenimento delle grondaie in pulizia e libere da fogliame, la chiusura delle botti dell’orto con coperchio ermetico o con una zanzariera integra e ben tesa, lo sfalcio da erbe infestanti nelle aree esterne, ecc.) sono previsti controlli a campione per verificare il rispetto delle disposizioni.

Relativamente agli interventi adulticidi (è questo il tema che vigliamo essere dominante in questo articolo) questi potranno essere eseguiti negli spazi privati solo in via straordinaria, previa comunicazione scritta all’Unione e all’Ausl, nel rispetto delle prescrizioni e delle modalità di esecuzione regolamentate per legge e dalle linee guida regionali per il corretto utilizzo dei trattamenti adulticidi.

Si sconsigliano vivamente i trattamenti adulticidi.

Questi in quanto non sono selettivi e uccidono anche insetti impollinatori, con ricadute negative sulla biodiversità; tra gli effetti secondari da non sottovalutare anche l’insorgenza di fenomeni di resistenza agli insetticidi da parte delle zanzare ed effetti sulla salute umana.

Inoltre, a partire da quest’anno, coloro che utilizzano o installano un impianto automatico di distribuzione di prodotti contro le zanzare (adulticidi o prodotti repellenti per insetti) devono darne comunicazione preventiva ad Ausl e Unione, indicandone l’ubicazione e le caratteristiche tecniche dell’impianto.

Questa “tendenza” sembra venire sempre più recepita anche da altre province di altre regioni.

 

 

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