644* 01 aprile 2022
Una dottoressa della Nanyang University di Singapore ha sviluppato un robot ripreso da un tipo di scarafaggi del Madagascar e li ha resi autonomi per cercare segni di vita tra le macerie.
La ricercatrice, in effetti, ha pensato che costruire un robot da zero fosse inutile e che fosse invece strada più semplice prendere, adattadolo, ciò che la Natura può offrire.
Le blatte robot hanno un chip per comunicare, un sensore di CO2 (anidride carbonica), uno di movimento, una mucrofotocamera a infrarossi e una batteria.
Tali insetti sono adeguatamente grandi per trasportare tutto questo, ma nel contempo piccoli per entrare in luoghi altrimenti difficili da raggiungere.
Il test è avvenuto con una simulazione di un disastro in cui molte persone erano state disposte tra le macerie.
Gli scarafaggi hanno riconosciuto le persone sopravvisute tra fonti di calore anche minimo come lampade, forni, computer, senza lasciarsi confondere dai segnali termici.
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