332* 27 marzo 2021
(Articolo riadattato da web.standford.edu)
“Immaginate di possedere un udito finissimo, diciamo l’equivalente delle papille gustative di un esperto gastronomo che dall’assaggio di una qualsiasi pietanza è in grado di riconoscere in un attimo gli ingredienti che sono stati usati per prepararla, e di riuscire ad individuare che tipo di zanzara vi ronza in camera semplicemente ascoltando il rumore che produce.
Non sappiamo se un orecchio possa essere in grado di fare mai una cosa del genere, ma il progetto Abuzz di un team di ricercatori dell’Università di Stanford intende proprio creare un database mondiale di ronzii di zanzara per poter stabilire, in base al rumore prodotto dalle sue ali e alla zona geografica in cui questo viene registrato, di che tipo di zanzara si tratta.
Determinare la specie della zanzara che abbiamo in casa è utile perché può darci immediatamente un’idea delle malattie che potrebbe trasmettere attraverso la sua puntura.
Abuzz funzionerà attraverso un’app che, installata sul cellulare, permetterà di registrare il suono di una zanzara, collegarlo alle coordinate gps dello smartphone e inviarlo online al team di Abuzz, che, grazie ad un sofisticato algoritmo di identificazione dei suoni e a un database sempre più completo su scala mondiale, saprà indicarci con che tipo di zanzara abbiamo a che fare.
Qualcuno si è affrettato a definire Abuzz come la “Shazam delle zanzare”, ma il sistema non si riduce soltanto a questo, perché collezionando i file audio inviati dagli utenti Abuzz diventerà uno dei migliori sistemi per realizzare una delle più complete mappe al mondo sulle zanzare, con tanto di variazione della loro presenza (a livello quantitativo e qualitativo) nelle diverse regioni geografiche”.
“Sembra che la Cina stia prendendo sul serio la questione zanzare. La recente notizia dello sviluppo di un sofisticato sistema radar per individuarle a oltre un miglio di distanza intercettando il battito delle loro ali, che chiama in causa uno strumento d’origine militare, conferma che l’espressione “Guerra alle zanzare” viene interpretata a Pechino in modo strettamente letterale.
Secondo i ricercatori, il radar servirà per tenere sotto controllo gli spostamenti “migratori” delle zanzare, facendo scattare l’allarme nelle regioni del Paese che potrebbero essere presto investite dagli sciami, col conseguente rischio di esposizione alla diffusione di malattie come la malaria.
Questo progetto è solo l’ultimo frutto, in ordine di tempo, dell’incredibile ascesa della Cina come potenza militare sulla scena mondiale, sospinta dalle tantissime innovazioni tecnologiche che si susseguono a ritmi incessanti e a colpi di ingenti investimenti nel Paese. Diverse fonti affermano che il team di sviluppo del radar anti zanzare abbia ricevuto dal governo cinese oltre 10 milioni di euro di finanziamento”.
“Strumenti tecnologici che nemmeno guerre stellari, pur di combattere le zanzare ed evitare di venire punti o peggio contagiati da qualche malattia. Grazie al software del pc cui è collegata, l’arma è in grado di individuare le zanzare che attraversano una determinata area, seguire la loro traiettoria e incenerirle con un raggio laser, proprio come fanno i software militari dei caccia che agganciano gli aerei nemici prima di sparare il missile.
Quando un insetto invade lo spazio controllato da Photonic Fence, il software ne studia in pochi istanti le dimensioni e la frequenza con cui sbatte le ali, in modo da stabilire se si tratta di una zanzara.
In questo modo, il laser può evitare di colpire insetti innocui.
Il software è talmente sofisticato che è in grado di distinguere la zanzara femmina dalla zanzara maschio, perché in fondo sappiamo bene che sono solo le femmine a pungere.
Se l’obiettivo è confermato, il software effettua l’ultimo controllo per assicurarsi che nessun altro ostacolo (un altro insetto, il vostro gatto, voi stessi…) si trovi lungo la traiettoria, e infine fulmina la zanzara.
“C’è chi parla addirittura di 100 zanzare uccise in un minuto, ma naturalmente speriamo che la situazione di casa vostra (o del vostro giardino) non sia così critica.
Inoltre il laser fotonico potrebbe essere tarato su diverse caratteristiche fisiche dell’obiettivo e utilizzato in altri ambiti, come ad esempio nella protezione delle colture da un certo genere di parassiti. Si tratterebbe di un sistema costoso, ma amico dell’ambiente.
Questo laser non è mai stato commercializzato, diventando col tempo una specie di arma leggendaria.
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