242* 11 dicembre 2020
All’ospedale Maggiore di Lodi sono ricoverate 10 persone a causa della febbre del Nilo o West Nile Disease. Sono arrivati accusando mal di testa, febbre, nausea, vomito e sfoghi cutanei ma anche, il più grave, con una mielite. I pazienti hanno un’età compresa tra i 49 e i 79 anni. I medici hanno spiegato che per questa malattia non c’è farmaco e nemmeno un vaccino: per questo è importante prevenirla con la disinfestazione dalle zanzare comuni autoctone.
(Articolo TgCom).
La modalità principale di trasmissione del virus del Nilo occidentale è rappresentata da diverse specie di zanzare, che sono il primo vettore. Tra queste, in particolare, riveste un ruolo primario il genere Culex. Ovviamente tutti i fattori che favoriscono la proliferazione delle zanzare, come ad esempio le piogge abbondanti, le irrigazioni dei terreni agricoli o condizioni climatiche con temperature alte, determinano l’aumento dei contagi.
La lotta alle zanzare in genere è data si dalla disinfestazione larvicida ed adultucida, ma determinanti sono i comportamenti per la prevenzione della proliferazione.
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