229* 27 novembre 2020
I piretroidi sono una classe di insetticidi e acaricidi di sintesi. Sono gli analoghi sintetici delle piretrine, costituenti naturali dei fiori di certi crisantemi, Tanacetum cinerariifolium che hanno, appunto, proprietà insetticida.
Grazie alla similitudine della molecola, vanno difatti ad agire nello stesso modo dei corrispondenti di origine naturale, superando però il principale limite delle piretrine: la loro fotolabilità, ossia la caratteristica di una sostanza che si degrada o si distrugge se esposta alla luce solare.
Si hanno in tal modo a disposizione principi attivi molto più persistenti.
I principali piretroidi sono: Deltametrina, Cipermetrina, Fenotrina, Lambda-cialotrina, Permetrina,Transflutrina, Pralletrina.
I vantaggi dei piretroidi sono dati dalla bassa tossicità, la possibilità di usare piperonil butossido come sinergizzante, che ne migliora sia la persistenza (proteggendolo dalla degradazione operata dalla luce solare) sia il potere insetticida (ne aumenta la capacità di penetrazione nell’insetto), la tossicità nei confronti delle larve sia degli adulti degli insetti.
Gli svantaggi sono dovuti dall’essere insetticidi totali, non selettivi e, in certi casi, alla loro persistenza.
L’intossicazione può avvenire per via orale, cutanea o respiratoria; la molecola si distribuisce poi attraverso il sangue a tutti gli organi e tessuti.
Esercitano azione prevalentemente per contatto.
Sono particolarmente diffusi nei sistemi di nebulizzazione antizanzare e in generale studiati per combattere gli insetti striscianti e volanti.
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