49* 10 marzo 2020
Le pulci, sifonatteri (Siphonaptera) o afanitteri (Aphaniptera), sono insetti senza ali.
Sono parassiti esterni che si nutrono del sangue di mammiferi e uccelli.
Le specie di pulci più comuni sono la Ctenocephalides felis (parassita del gatto), la Ctenocephalides canis (parassita del cane), la Pulex irritans (parassita dell’uomo), la Nosopsyllus fasciatus e la Xenopsylla cheopis (parassiti del ratto).
Le pulci vengono spesso confuse con i diversi pidocchi, anch’essi insetti privi di ali, e parassiti dell’uomo e di molti altri mammiferi.
Ciò che consente loro di saltare sone le zampe robuste, in particolar modo la coppia posteriore, particolarmente sviluppata con muscoli che prima flettono le zampe e poi un meccanismo di presa le mantiene flesse finché altri muscoli rilasciano la presa
Questo permette all’energia accumulata di estendere esplosivamente le zampe dando un risultato di un salto, proporzionalmente al loro corpo, formidabile.
Le pulci hanno un ciclo di vita completo che va dall’uovo alla larva, poi pupa e adulto. La trasformazione da uovo a adulto richiede un tempo variabile da 15 giorni a otto mesi, relativamente alla temperatura e dalla disponibilità di cibo e dalla specie.
La femmina depone circa 15-20 uova al giorno sull’ospite, la maggior parte delle volte appena dopo essersi nutrita. Le uova, dall’ospite, possono facilmente cadere e diffondersi nell’ambiente, soprattutto nel luogo dove l’ospite si riposa, dorme o nidifica.
Le uova si schiudono in un tempo compreso fra 2 e 15 giorni. Le larve nelle case possono trovarsi nelle crepe dei pavimenti, sotto i tappeti, nei letti, dentro ai battiscopa, ecc. Si sviluppano in un arco compreso fra una settimana e diversi mesi nutrendosi delle feci di pulci adulte, frammenti di pelle, pelo o piume.
Le pulci adulte percepiscono la fonte di cibo dalle vibrazioni, pressione, calore o diossido di carbonio.
La maggior parte delle pulci passano l’inverno nella fase di larva o pupa. E come per la maggior parte degli insetti, gli adulti sono attivi in estate ma anche ad inizio autunno. Qualora ci sia un inverno mite, la pulce sopravvive.
Rispetto ai Ditteri, la pulce può trasmettere meno malattie ed essere però vettori o ospiti intermedi, di virus zoopatogeni e di batteri.
In quella dell’uomo è più molesta e fastidiosa più per i suoi movimenti sulla cute (soprattutto piedi e gambe) che per le sue punture. Vero è che alcune persone e alcuni animali possono soffrire di allergia alla saliva delle pulci, e riportare questi sintomi in forme particolarmente violente. Infestazioni pesanti, a seguito di ripetuti morsi di pulce, possono causare anemia nell’animale ospite.
La puntura di pulce può essere trattata con idrocortisone.
Una suddivisione importante è quella tra le specie temporanee che sostano sull’ospite per il tempo necessario per il pasto di sangue (tra queste vi sono tutte quelle che attaccano l’uomo) e quelle temporanee stazionarie che restano sull’ospite ma si spostano su di esso.
Gli adulti, ove presenti sono facilmente reperibili nei detriti raccolti con l’aspirapolvere (attenzione, quindi, alle re-infestazioni da errata rimozione dei rifiuti raccolti all’interno dell’aspirapolvere).
Le pulci vivono circa un anno ma varia molto in base al microclima in cui si trovano. Resistono
al digiuno per circa un mese.
Per controllare l’infestazione è bene non far entrare nelle abitazioni o negli edifici da difendere o gatti selvatici. È opportuno trattare gli animali da compagnia domestica, cani e gatti, con prodotti veterinari specifici.
La disinfestazione ambientale ottiene risultati spesso immediati contro la pulce dei cani, meno contro la pulce dei gatti. Per questo motivo si posso rendere necessarie più applicazioni.
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