1126* 28 giugno 2024
Coda lunga, orecchie grandi, muso appuntito… sono alcune delle caratteristiche che contraddistinguono i ratti neri (o ratti dei tetti).
L’aumento dei ratti neri nelle città è un fenomeno complesso con diverse cause.
Ci sono fattori ambientali e cambiamenti climatici: gli inverni più miti favoriscono la sopravvivenza e la riproduzione dei ratti.
L’aumento delle aree urbane con l’espansione delle città crea nuovi habitat per i ratti, con abbondanza di cibo e rifugi.
Ma ci sono anche fattori socio-economici contrastanti.
Alcuni dovuti all’aumento della povertà: la carenza di risorse e l’accesso limitato a servizi di disinfestazione favoriscono la diffusione dei ratti nelle zone più povere.
Alcuni dovuti all’aumento del consumo di cibo confezionato e l’abbandono di compostiere.
Altri fattori, come quelli biologici, consistono nell’adattamento ai veleni.
Questi roditori molto diffidenti hanno sviluppato resistenza ad alcuni tipi di veleno, rendendo la derattizzazione più difficile.
Da considerare l’elevata capacità riproduttiva: i ratti neri sono prolifici e possono generare numerose cucciolate ogni anno.
Tra le misure per contrastare l’aumento dei ratti neri consistono nel migliorare l’igiene urbana.
Risulta importante la rimozione di rifiuti.
La derattizzazione dev’essere mirata con interventi e prodotti specifici.
La sensibilizzazione della popolazione aiuterebbe, con l’educazione dei cittadini su come prevenire l’infestazione da ratti, ad un maggiore controllo.
Va da sè che, atteggiamenti preventivi come la promozione di migliori abitudini alimentari tipo la conservazione del cibo in contenitori sigillati e utilizzo di compostiere domestiche, è fondamentale.
L’aumento dei ratti neri nelle città è una sfida complessa che richiede un approccio multifattoriale che includa interventi, quindi, di natura ambientale, socio-economica e biologica.
La collaborazione tra cittadini, enti locali e professionisti della disinfestazione è fondamentale per contrastare questo fenomeno e proteggere la salute pubblica.
Alcuni approfondimenti si possono leggere agli articoli n° 29 e 871.
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