1127* 30 giugno 2024
Il principio della confusione sessuale prevede il rilascio di elevate quantità di feromone fino alla saturazione dell’ambiente.
La strategia è ideata per creare delle false tracce e mascherare completamente i segnali naturali emessi dalle femmine, le quali non vengono individuate dai maschi.
Si ottiene in tal modo una riduzione degli accoppiamenti, delle ovodeposizioni e la conseguente diminuzione degli individui adulti.
È applicabile ai seguenti lepidotteri: Plodia interpunctella, Cadra cautella, Ephestia kuheniella, Cadra figulilella, Ephestia elutella.
È quindi utilizzabile nei settori di produzione e stoccaggio di farina, cacao, tabacco, frutta secca…
Sostanzialmente un Lepidottero maschio, da poco sfarfallato in un molino, è pronto all’accoppiamento ed usa la sola percezione di feromoni sessuali che le femmine emettono nell’ambiente.
Il maschio, captate le sostanze volatili mediante le proprie antenne, vola nell’ambiente seguendo la scia del feromone rilasciato.
La sua intensità aumenta, man mano che alla fonte si avvicina.
Il proliferare di tali insetti, in quantità e proporzioni inaccettabili e incompatibili con un prodotto destinato all’uso alimentare, per danni diretti e indiretti provocati dagli intrusi, fanno scattare gli alert, ossia le soglie limiti di tolleranza decise.
In caso di queste infestazioni, l’abbattimento del problema mediante disinfestazioni tramite irrorazione, nebulizzazione o fumigazione, non sempre è possibile (presenza di materie prime alimentari, attrezzature he vanno a contatto col cibo…) e comunque sono, queste strategie, capaci sì di ridurre o eliminare gli adulti nell’ambiente e, nelle migliori delle ipotesi, le larve esposte e raggiungibili dal prodotto, ma nulla più.
In altre parole, sono azioni correttive poco applicabili e spesso non risolutive.
La strategia della confusione sessuale risulta pertanto ecocompatibile riducendo al minimo i rischi di contaminazione.
Le alte concentrazioni delle sostanze volatili che imitano quelle naturali emesse dalle femmine, dislocate in punti differenti saturando le aree da difendere, attirano i maschi lontani dalle femmine che si riducono ad essere adulti confusi e sfiancati per la ricerca di accoppiamento.
Ciò significa, meno fecondazioni, quindi meno ovideposizioni e una conseguente e graduale diminuzione dell’infestazione.
Il sistema non è tossico, consente di fatto una disinfestazione perenne e continuativa nell’intero anno, senza dover ricorrere a fermi di produzione e senza l’uso di interventi impattanti dal punto di vista chimico.
Il vantaggio evidentemente è da riconsiderare anche in termini di salute degli operatori.
La scelta della qualità dei materiali specifici così come del processo di lavorazione del dispenser per la regolare erogazione, consente di conseguire risultati che si differenziano da simili tentativi meno professionali.
Una volta individuato il metodo da adottare e dunque i dispositivi da impiegare, è fondamentale dedicare la giusta attenzione alla fase del sopralluogo, funzionale al dimensionamento del piano di intervento attraverso il quale si stabilisce il numero di dispenser da collocare.
La presenza di elementi detectabili (i prodotti detectabili sono tutti quei prodotti rilevabili al metal detector e visibili ai raggi-X, ed hanno la funzione di ridurre il rischio di contaminazione da parte di corpi estranei dove la pulizia, la sicurezza e l’igiene sono requisiti fondamentali, come le industrie alimentari, cosmetiche o farmaceutiche) li rendono utilizzabili con sicurezza in ambito di produzione e lavorazione alimentare e ciò completa il quadro di un prodotto sicuro, dalle alte performance e di assoluto successo.
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