1206* 24 novembre 2024
Dodici su dodici.
Un en plein niente male, quello totalizzato dal riso basmati, se non fosse che riguarda la presenza di pesticidi, spesso anche vietati in Europa. È quello che ha registrato “Bon à Savoir”, la rivista dei consumatori della Svizzera romanda, che ha fatto analizzare in laboratorio le confezioni di riso basmati provenienti da grandi supermercati e negozi asiatici. Tutto riso che proviene da India e Pakistan con un carico davvero impressionante di residui di pesticidi.
Il riso meno contaminato era “Barkat Basmati” e “Asli Prime Basmati”, acquistati nei negozi asiatici. In questi due prodotti, il laboratorio ha rilevato un solo pesticida.
Tra tre e cinque sostanze chimiche sono state trovate in “Prix Garantie Basmati” della Coop elvetica, “M-Classic Basmati parfumé” della Migros e nel prodotto di marca “Tilda Pure original Basmati”. In questi prodotti, le quantità di sostanze nocive trovate erano sotto i limiti legali.
In sette confezioni, invece, gli esperti hanno trovato livelli di pesticidi oltre il limite consentito, ovvero nei prodotti di Duru, Shazia, Kaalar, Rasht Darbari, Anar Dana, Rohad e Aggarwal. La confezione “Khalis Indian Basmati” di Aggarwal conteneva residui di ben 13 pesticidi e fungicidi.
Tre quarti delle sostanze trovate nel riso sono vietate in Svizzera: non dovrebbero essere vendute a causa dei rischi per la salute e per l’ambiente. Tra queste ci sono i neonicotinoidi, insetticidi dannosi per le api.
Vuoi saperne di più? Scrivici senza impegno!