A Verona il primo caso europeo di febbre Oropouche

1119* 17 giugno 2024

La febbre Oropouche è una malattia trasmessa attraverso la puntura di insetti vettori del virus.

È soprattutto presente in America centrale, America meridionale e ai Caraibi.

La paziente veneta in cura, in effetti, è reduce da un viaggio proprio nei Caraibi.

Le è stato diagnosticato il primo caso europeo di febbre Oropouche (segnalato dall’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, nel veronese).

Il virus si trasmette all’uomo o ad altri animali mediante la puntura di insetti vettori che si nutrono di sangue, come zanzare, mosche o zecche.

I dottori della struttura veneta hanno isolato il virus nel laboratorio ad alto livello di biosicurezza, così per poter procedere nello sviluppo di test diagnostici specifici e studiare la capacità di veicolare il virus da parte dei potenziali insetti vettori presenti anche in Italia.

La febbre Oropouche è una malattia infettiva tropicale che si manifesta dopo un periodo di 4 ed 8 giorni dalla puntura.

La sintomatologia sembra quella della febbre dengue ed esordisce in modo improvviso con mal di testa, febbre, rigidità articolare, dolore, brividi.

Talvolta ci sono sintomi di nausea e vomito persistenti che possono durare anche una settimana.

Raramente causa gravi complicazioni come la meningite asettica.

Cinque mila sono i casi segnalati nell’America Latina dove proprio ultimamente le autorità sanitarie hanno diffuso un’allerta pubblica.

Gli esperti del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, dopo il caso veneto, rassicurano la popolazione sull’assenza del rischio infezione in Italia e in Europa.

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