221* 14 novembre 2020
Ha preso il via da settimane ormai (mediamente da fine aprile inizi maggio) la disinfestazione dalla zanzara tigre nei tombini, caditoie, nelle strade, nei parchi e nelle aree verdi di proprietà dei vari Comuni di tutta Italia.
Anche nella provincia di Vicenza il programma dei trattamenti prosegue ciclicamente durante la primavera e l’estate secondo un calendario predefinito da ciascun Comune che precedentemente, a seconda dei casi, ha istituito una gara per appaltare il servizio, ha dato ordine diretto all’Azienda di disinfestazione o procede in autonomia impiegando i propri operai.
Ovviamente i trattamenti, in caso di maltempo, vengono rinviati.
Al pari dell’intervento comunale su aree pubbliche è fondamentale che anche i privati adottino adeguati accorgimenti per evitare la proliferazione della zanzara tigre e della zanzara comune (negli articoli precedenti abbiamo descritto quali malattie sono in grado di trasmettere).
È stata firmata un’ordinanza che fino a fine ottobre obbliga i cittadini a non abbandonare in casa, nei giardini o nei terrazzi oggetti come sottovasi, barattoli, copertoni e tutto ciò che possa diventare recipiente di acqua piovana. Per evitare il ristagno dell’acqua, luogo in cui vengono depositate le uova, vanno sistematicamente effettuate ispezioni e pulizie alle caditoie.
Le pene comminate ai trasgressori, sebbene i controlli siano attualmente ridotti, consistono nella sanzione amministrativa da 25 a 500 euro, oltre l’obbligo di eseguire a proprie spese gli interventi necessari, tra cui la disinfestazione.
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