376* 11 maggio 2021
Il batterio agisce dopo l’ingestione ed è efficace sulle larve di zanzare e di insetti sensibili, soprattutto se colpite nei primi stadi di sviluppo.
Dopo che la larva di zanzara si è alimentata e ha ingerito un’adeguata quantità di spore e cristalli proteici, questi raggiungono l’intestino dove l’ambiente basico e la presenza di enzimi proteolitici degradano e processano i cristalli liberando le tossine.
Negli insetti più sensibili la morte sopraggiunge entro poche ore.
In virtù del meccanismo d’azione altamente specifico tossina-recettore, il Bacillus thuringiensis risulta innocuo per l’uomo, gli animali domestici e gli organismi utili come gli impollinatori (api e bombi) o come i predatori che si nutrono di insetti e acari nocivi (coccinelle, crisopidi, sirfidi).
Vi sono differenti ceppi del bacillo, ciascuno dotato di una specifica tossicità nei confronti di un particolare gruppo di insetti.
Il ceppo Bacillus thuringiensis israelensis (Bti) viene utilizzato per il monitoraggio di Aedes albopictus, zanzara tigre responsabile di malattie come la febbre gialla, l’encefalite di St. Louis, la dengue, la chikungunya e zika.
Il Bacillus thuringiensis svolge un ruolo fondamentale nel settore della disinfestazione, in quanto il suo utilizzo si integra perfettamente con i protocolli di prevenzione e controllo ecocompatibile delle zanzare, essendo considerato come uno degli insetticidi più selettivi naturale.
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