1283* 29 aprile 2025
Nelle trattazioni precedenti si evince che la gestione dei servizi del pest management (IPM, Integrated Pest Management) debba partire dall’analisi del rischio, per poi svilupparsi nel monitoraggio e controllo degli infestanti, per concludersi con una Trend Analysis, in una visione che si può ricondurre al Ciclo di Deming.
Il ciclo di Deming (o ciclo di PDCA, acronimo dall’inglese Plan–Do–Check–Act, in italiano “Pianificare – Fare – Verificare – Agire”) è un metodo di gestione iterattivo in quattro fasi utilizzato per il controllo e il miglioramento continuo dei processi e dei prodotti.
È noto anche come ciclo di Shewhart, (o ciclo PDSA, acronimo dall’inglese Plan-Do-Study-Act, in italiano “Pianificare – Fare – Studiare – Agire”). Un’altra versione di questo ciclo viene chiamata, OPDCA, in cui la “O” ha il significato sia di “osservazione”, che di “afferrare la condizione attuale.”
Serve per promuovere una cultura della qualità che mira al miglioramento continuo dei processi e all’utilizzo ottimale delle risorse. Questo strumento parte dal presupposto che per il raggiungimento del massimo della qualità sia necessaria la costante interazione tra ricerca, progettazione, test, produzione e vendita. Per migliorare la qualità (e quindi soddisfare il Cliente), è necessario passare attraverso tutte e quattro le fasi costantemente, tenendo come focus principale la qualità.
Rientrano in questo contesto l’analisi del rischio e le attenzioni ed i suggerimenti sul pest proofing.
2. D – Do. Dopo la progettazione del programma viene l’esecuzione dello stesso. Attuare il piano, eseguire il processo, creare il servizio. Qui può rientrare lo step dell’esecuzione dei miglioramenti strutturali, la collocazione degli strumenti di monitoraggio atti poi a poter raccogliere i dati per la creazione di grafici e analisi da destinare alla fase di “Check” e “Act”.
3. C – Check. Test, controllo e monitoraggi per lo studio e raccolta dei risultati e dei riscontri. Studiare i risultati, misurati e raccolti nella fase del “Do” confrontandoli con i risultati attesi (controllo degli infestanti, eliminazione) obiettivi del “Plan”, per verificarne le eventuali differenze. Cercare le deviazioni nell’attuazione del piano e focalizzarsi sulla sua adeguatezza e completezza per consentirne l’esecuzione. Qui può rientrare anche la sensibilizzazione del personale interno dell’azienda che fattivamente partecipa al rispetto degli strumenti collocati ed alla collaborazione in generale per la prevenzione con i Responsabili Qualità. L’ausilio dei grafici dei dati possono rendere questo molto più facile, in quanto è possibile vedere le tendenze di più cicli PDCA, convertendo i dati raccolti in informazioni. L’informazione è utile per realizzare il passo successivo.
4. A – Act. Azione per rendere definitivo e/o migliorare il processo (estendere quanto testato dapprima in contesti circoscritti all’intera organizzazione). Dopo le fondamentali azioni preventive pianificate negli step precedenti, entrano in gioco le azioni correttive sulle differenze significative tra i risultati effettivi e previsti (aumento delle attenzioni strutturali, cambio di abitudini comportamentali dell’utenza che non rispetta opportuni accorgimenti, progettazione delle soluzioni con strumenti e disinfestazioni mirate, ecc.) capendo, perciò, le cause e dove applicare le modifiche per ottenere il miglioramento del processo che si conclude con una Trend Analysis, rapporti e grafici per comprendere le dinamiche, gli andamenti delle catture, con tanto di Relazione “finale”.
Quando un procedimento, attraverso questi quattro passaggi, non comporta la necessità di migliorare la portata a cui è applicato, il ciclo PDCA può essere raffinato per pianificare e migliorare con maggiore dettaglio la successiva iterazione, oppure l’attenzione deve essere posta in una diversa fase del processo.
Il ciclo di Deming è uno strumento molto utile per sviluppare le procedure quotidiane (es: continua attenzione anche su materie in entrata, azioni di monitoraggio interno da parte di caporeparti…); per sviluppare i processi per la soluzione di problemi in tutte le fasi con gestione di progetti, sviluppo interno continuo, sviluppo del fornitore, risorse umane, nuovi prodotti utili, verifiche e revisioni.
Nel contesto della continuità aziendale, il ciclo PDCA è la metodologia fondamentale di approccio per gestire le ongoing activities (attività in corso, cioè riferito ad azioni, progetti o situazioni che sono già in atto e che si prevede continueranno nel futuro).
Un esempio di applicazione del ciclo di Deming si trova anche nella norma internazionale Iso 9001, che fa riferimento a tale metodologia, utilizzata assieme al Risk based Thinking (la modalità proattiva di affrontare problematiche tramite una raccolta sistematica di informazioni, conoscenze ed azioni per affrontare l’incertezza e le potenziali opportunità da cogliere).
Inoltre, il ciclo di Deming ha gettato le basi per il Total Quality Management (TQM), secondo cui la qualità non è solo il risultato del controllo finale sui prodotti o sui servizi, ma deve essere integrata in ogni fase del processo produttivo, dal design alla consegna.
Nel Ciclo di Deming ci possono essere delle criticità, nonostante abbia dimostrato di essere un modello di successo per il miglioramento continuo della qualità.
Tra le principali, si può considerare la difficoltà di attuazione poiché richiede un forte impegno e una collaborazione a lungo termine di tutti i protagonisti (lavoratori, operai, magazzinieri, personale esterno, responsabili della qualità, tecnico disinfestatore,…) che può essere difficile da raggiungere in organizzazioni grandi e complesse, dove la resistenza al cambiamento può essere elevata o anche in organizzazioni minori in cui mancano risorse umane.
Altra difficoltà, collegabile talvolta all’aspetto precedente, è rappresentata dai costi elevati: l’implementazione del ciclo può essere costosa, in quanto richiede un investimento in formazione (richiesta anche da Certificazioni come BRC e IFS), strumenti e tecnologie.
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