Coronavirus: come disinfettare e sanificare la casa, i consigli dell’esperto (articolo a cura di Francesca Parlato)

126* 05 giugno 2020

(Articolo a cura di Francesca Parlato, da fanpage.it)

Oltre ad utilizzare i giusti prodotti ci sono alcune regole indispensabili da seguire affinché le operazioni di pulizia domestica siano efficaci contro germi, batteri e anche il Coronavirus. Matteo Fadenti, dottore in tecniche di prevenzione degli ambienti e dei luoghi di lavoro, spiega in quale modo si può rendere sicura e igienizzata la casa.

Gel disinfettanti, alcol, spray e candeggina mai come ora si rivelano degli alleati in prima linea per combattere la guerra al nemico invisibile. Il Coronavirus oltre che con le mascherine e con il lavaggio delle mani, si tiene lontano anche attraverso una pulizia profonda della casa. E anche se gli studi scientifici sono ancora in embrione, dai primi risultati sembra che sia in grado di resistere a lungo, anche alcuni giorni, sulle superfici e sui pavimenti. “In generale, per microorganismi come virus o batteri, la pulizia è fondamentale – ha spiegato il dottor Matteo Fadenti, specialista in tecniche della prevenzione degli ambienti e dei luoghi di lavoro e consigliere AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro) – Ed è altrettanto importante eseguire determinate operazione di pulizia o sanificazione attraverso alcuni passaggi precisi, per garantire una efficace igiene degli ambienti”.

Una corretta pulizia dei pavimenti, per eliminare germi, batteri e anche il Coronavirus, si compone di almeno tre fasi: “Il primo passaggio è una rimozione meccanica dello sporco: è necessario passare sempre l’aspirapolvere o la scopa”. Dopo questa fase, si passa a un prodotto sgrassante o a un semplice detergente (attenzione ancora non è il momento di utilizzare un disinfettante): “Fare un passaggio con un prodotto detergente è indispensabile per eliminare quel primo strato di sporco che altrimenti potrebbe diventare una sorta di protezione di virus e batteri. Se non si passa questo tipo di prodotto la disinfezione risulterà inefficace”. Si arriva allora all’ultima fase: si può usare la candeggina, l’alcol o un prodotto a base di cloro. “L’importante, durante la disinfezione, è rispettare ciò che c’è scritto sull’etichetta del prodotto che andremo a utilizzare. Ci sono alcuni disinfettanti che hanno bisogno di un certo numero di minuti per svolgere la loro azione, per alcuni serve un risciacquo, per altri non è necessario”. Una pulizia di questo genere delle nostre abitazioni andrebbe eseguita almeno una volta a settimana: “Ovviamente dipende molto anche dalle nostre abitudini. Un consiglio importante: appena entrate in casa togliete immediatamente le scarpe, per evitare di portare sporcizia e germi dalla strada sui nostri pavimenti”.

La stessa modalità di pulizia in tre fasi può essere applicata anche per tavoli, mensole e scrivanie. “Tutte quelle superfici che possono andare in contatto con saliva umana o anche con le borse, immaginiamo le borse che usiamo per la spesa e che spesso inavvertitamente appoggiamo sul tavolo della cucina, devono essere sempre deterse e poi sanificate. Esistono anche prodotti specifici in grado di fare entrambe le cose”. A differenza dei pavimenti, questo tipo di pulizia va fatta anche più di una volta al giorno. “Prima di mangiare, ad esempio, è bene sempre sanificare il tavolo”. E poi c’è una parte della casa che non tutti ricordiamo di pulire: le maniglie delle porte. “Non ci pensiamo e invece le maniglie sono un covo di germi e batteri: tutti le toccano, con mani più o meno pulite. Per questo è importante procedere con una certa frequenza anche alla loro sanificazione”.

Oltre la modalità di pulizia è altrettanto importante prestare attenzione agli strumenti che utilizziamo. In particolare le spugne: “L’ideale sarebbe utilizzare sempre prodotti usa e getta, come avviene nei negozi di alimentari. Ma per evitare sprechi, in casa si possono usare anche spugne, stracci e panni, l’importante è cambiarli sempre con grande frequenza. Appena vediamo che i residui di sporco non vanno via, buttiamoli”. E poi ci sono anche due metodi per pulire le spugne tra un lavaggio e l’altro: “Possiamo tenerle per un po’ di tempo in un secchio con un prodotto disinfettante, oppure, anche se non è un metodo propriamente sanificante, potrebbe essere utile passarle all’interno del forno a microonde”.

Qualcuno preferisce la candeggina, altri non possono fare a meno dell’alcol, altri ancora confidano nelle straordinarie proprietà dell’aceto. Ad ognuno il suo disinfettante, ma quale tra questi è più efficace, in particolare sul Coronavirus? “L’alcol. Il Coronavirus ha un tipo di membrana che viene disgregata, ovvero distrutta, con una soluzione a base di alcol e acqua. È molto importante tenere presente che l’acqua è indispensabile per l’efficacia della sanificazione. Serve una miscela di alcol (dal 60% al 90% ) e acqua. Per questo sentiamo spesso parlare ultimamente di soluzioni idroalcoliche”.

In vendita ci sono anche altri tipi di disinfettanti: “Per essere sicuri che siano tali dobbiamo prestare attenzione al bollino di presidio medico chirurgico. E poi le etichette, ci forniscono un’indicazione fondamentale circa i minuti necessari affinché il prodotto faccia effetto e la necessità o meno di risciacquare la superficie dopo aver applicato il prodotto”. Oltre a disinfettanti chimici ci sono anche alcuni prodotti che non mancano mai nelle nostre case, come l’aceto, utile per alcuni tipi di pulizia: “Ci sono tante sostanze disinfettanti, ma prima di decidere come e quando usarli, bisogna capire quale è il loro raggio di azione e soprattutto la forza che hanno per contrastare alcuni organismi. L’aceto ad esempio può essere utile per pulire il frigorifero e le guarnizioni. Anche perché se utilizzassimo per questo tipo di pulizia un disinfettante troppo aggressivo come la candeggina, questa rischierebbe di entrare in contatto e di contaminare alcuni alimenti, rivelandosi dunque potenzialmente molto pericolosa”.

Come disinfettare la casa con il vapore
Sono in molti in casa ad avere elettrodomestici per una pulizia a vapore: “Le elevate temperature sono in grado di eliminare qualsiasi tipo di virus. Anche se non è indispensabile, proprio perché il vapore è in grado di sciogliere ed eliminare tutti i residui di germi e batteri, per essere sicuri di una pulizia e un’igienizzazione profonda, prima di passare questo elettrodomestico si potrebbe procedere con una sgrassatura”. E il vapore potrebbe rivelarsi efficace anche per eliminare il Coronavirus: “Non abbiamo ancora dati certi. Secondo alcuni studi recenti il virus potrebbe sopravvivere anche sui pavimenti per alcuni giorni, anche per questo è bene togliersi sempre le scarpe prima di entrare in casa. Ma, in ogni caso, sappiamo che sono davvero rarissimi i batteri che resistono ad elevate temperature e alla sterilizzazione. Quindi il vapore possiamo considerarlo un metodo sicuro per pulire le nostre case anche dal Covid-19”.

 

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