293* 13 febbraio 2021
(Articolo di Dario Capizzi tratto da portaledisinfestazione.org)
Quando si parla di ratti, ci si riferisce in realtà ad un ampio gruppo di specie, due sole delle quali sono presenti in Italia, il ratto nero (Rattus rattus) e il ratto delle chiaviche (Rattus norvegicus).
Il primo è un eccellente arrampicatore, è maggiormente legato alla vegetazione arborea ed arbustiva, presenta una morfologia più agile, con coda lunga e orecchie sviluppate.
Il secondo presenta peso e dimensioni superiori, orecchie e coda meno sviluppati, ed è diffuso soprattutto nelle fogne e sulle rive dei corsi d’acqua urbani. Entrambe di origine asiatica, le due specie si sono diffuse in momenti differenti nel bacino del Mediterraneo.
Il ratto nero è presente da almeno due millenni, mentre il ratto delle chiaviche è giunto più di recente, nel corso del XVIII secolo.
Entrambe hanno poi colonizzato gran parte delle terre emerse del pianeta.
I ratti sono portatori di varie malattie anche gravi, tra cui la salmonellosi e la leptospirosi, ma nei secoli passati hanno contribuito alla diffusione della peste, una delle malattie che ha mietuto più vittime nell’antichità, giungendo tuttavia fino ai giorni nostri.
I ratti si nutrono di qualunque tipo di alimento, sia esso presente in natura oppure si tratti di un residuo dell’alimentazione umana o degli animali domestici. Tuttavia, il ratto nero predilige cereali e frutta, mentre il ratto delle chiaviche ha una preferenza per il cibo di origine animale.
La riproduzione è legata soprattutto alle disponibilità alimentari e alle condizioni climatiche, e nei centri urbani può avvenire nel corso di gran parte dell’anno, con interruzioni nei periodi con condizioni climatiche estreme.
Curiosita’…
I ratti possono essere resistenti ai rodenticidi?
Vero. Non è mai facile dimostrare che una specie è resistente ad un veleno, ma in alcuni casi ciò è stato effettivamente dimostrato. In particolare, i ratti possono essere meno suscettibili ai rodenticidi anticoagulanti meno potenti, detti anche della prima generazione. L’incidenza di questo fenomeno in Italia non è tuttavia ancora ben conosciuta.
Esistono i ratti assaggiatori?
Falso. I gruppi sociali dei ratti sono costituiti da un maschio dominante, alcune femmine con i loro piccoli, e numerosi maschi dominati. Questi ultimi sono prontamente scacciati dai dominanti e non hanno sempre la possibilità di accedere alle fonti di cibo abituali. Sono perciò costretti a nutrirsi di ciò che avanza quando i dominanti abbandonano il campo. Quando si presenta una nuova fonte di cibo, gli individui dominanti, non fidandosi all’inizio la eviteranno, mentre gli individui dominati, spinti dalla fame, saranno costretti a cibarsene. E’ pertanto la fame, e non un ben definito ruolo sociale, a fare sì che essi assaggino prima degli altri le nuove fonti di cibo.
I ratti possono fuoriuscire dagli scarichi del bagno?
Vero. In qualche occasione i ratti, risalendo il sistema fognario, possono giungere fino agli scarichi del bagno, in particolare nelle situazioni in cui il bagno venga usato poco per lunghi periodi.
Quanto si muove un ratto?
Le capacità di spostamento dei ratti sono assai variabili in funzione dell’ambiente considerato. In linea di massima, i movimenti giornalieri non superano i 100 m dalla tana. I maschi tendono a compiere spostamenti maggiori rispetto alle femmine.
Quanto può pesare un ratto adulto?
Tra le due specie di ratti presenti in Italia, il ratto delle chiaviche è quella che presenta le dimensioni maggiori. Gli adulti pesano spesso più di 300 grammi, eccezionalmente fino a 400.
Le descrizioni di ratti pesanti alcuni chili (fino a 10) appartengono alla mitologia, oppure si riferiscono ad altre specie: tipicamente, ciò avviene per le nutrie, talvolta scambiate per ratti giganteschi.
Quanti ratti ci sono in una città?
Come per i topi, non è possibile neppure avvicinarsi con certezza al numero di animali presenti in una città. Per saperlo, occorrerebbe fare uno studio molto dettagliato, cosa che in nessuna città italiana è stata mai fatta. A dispetto di ciò, è assai frequente imbattersi in stime di popolazione per i ratti di una determinata città sui vari media. Personalmente, è una domanda che mi viene rivolta assai spesso, alla quale rispondo puntualmente che nessuno può saperlo.
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