Arnold è un robot che si occupa della disinfezione di superfici e oggetti all’interno di edifici.
Lo scopo è quello di ridurre le probabilità di diffusione di agenti patogeni come il coronavirus.
La disinfezione… intelligente… avviene in modo completamente automatizzato e capace di interagire anche con altre piattaforme autonome robotizzate simili.
In altre parole, si tratta di una piattaforma autonoma che possa condurre una disinfezione di ambienti chiusi anche grandi dimensioni, adottando strategie che ne migliorino sensibilmente l’efficacia virucida.
L’idea di base è quella di integrare i sistemi classici per la disinfezione a radiazione ultravioletta su un manipolatore robotico mobile, dotato di avanzati algoritmi di controllo e di Intelligenza artificiale.
In particolare, le traiettorie di scansione della sorgente verranno calcolate online sulla base delle informazioni visuali acquisite tramite camera stereoscopica a bordo.
“La sorgente irradiante viene mossa e orientata dal braccio robotico in modo tale da raggiungere tutte le superfici ed eliminando zone d’ombra anche con l’adozione di strategie di pianificazione dei percorsi per la completa perlustrazione delle superfici 3D”.
Il progetto è stato finanziato nell’ambito della call Fisr 2020 “Prima fase” lanciata dal Ministero dell’Università e della Ricerca finalizzata ad affrontare le nuove esigenze e questioni sollevate dalla diffusione del virus Sars-Cov-2 e dell’infezione Covid-19.
È stato gestito dall’Università di Catania: il RoSys – Robotic systems group (principal investigator del progetto) del Dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica sotto la direzione del prof. Giovanni Muscato e il laboratorio Mmar – Microbiologia medica molecolare e antibiotico resistenza (diretto dalla prof.ssa Stefania Stefani) del Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche.
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