Ultrasuoni come repellenti contro roditori ed insetti?

79* 16 aprile 2020

I dispositivi ad ultrasuoni rappresentano un metodo tecnologico molto datato.
Negli ultimi tempi si stanno diffondendo con l’intento di contrastare la diffusione di roditori ed insetti vari.

Tecnicamente questi dispositivi emettono semplicemente diverse frequenze sonore tarate a disturbare gli insetti ed i roditori in modo da allontanarli.

Hanno la “presunzione” di essere prodotti “miracolosi” che risolvono il problema in modo rapido, economico ed ecologico non facendo uso di sostanze chimiche.

Vengono pubblicizzati per l’utilizzo nelle abitazioni, da collocare nei punti di entrata. Altre versioni sono presenti all’interno di braccialetti, orologi, ecc. oppure mediante applicazioni scaricabili dagli smartphone.
Promettono di tenere lontani ospiti infestanti come mosche, zanzare, scarafaggi, topi…

Purtroppo, però, sebbene le recensioni su tali prodotti, soprattutto di origine asiatica (rintracciabili anche online), siano positive, in realtà molti acquirenti confermano la loro inefficacia.

In effetti, diversi studi europei e statunitensi (universitari ed indipendenti) dedicati a verificare le potenzialità di questi prodotti, hanno dimostrato un’insignificante correlazione con un’azione valida ad allontanare le infestazioni. Parziale efficacia ha riscontro in particolari situazioni, come piccole stanze, ma solo se accompagnati da altri rimedi.

C’è inoltre da considerare il riverbero del suono. Questo viaggia tramite onde che per il tipo di lunghezza vengono rimbalzate ed in parte assorbite su altre superfici vicine e non si espandono in altre aree. L’ultrasuono, come gli altri suoni, perde di intensità man mano che si allontana dalla sorgente che lo emette. In altri termini le onde sonore ad alta frequenza si propagano in linea retta e praticamente annullate dai corpi solidi come pareti, mobili, ecc.

Gli Ultrasuoni che potrebbero essere davvero efficaci contro i roditori, potrebbero essere potenzialmente dannosi all’uomo.
Gli standard di sicurezza internazionali, infatti, stabiliscono che l’esposizione continuata a suoni o ultrasuoni di pura frequenza continua di 80 dB, può causare sordità permanente ad alcuni toni, qualora l’esposizione persistesse per molte ore e si ripetesse per molti giorni.

Come gli esseri umani, i topi si abituano a vivere in posti molto rumorosi e molte opere di derattizzazione professionali sono state necessarie proprio nelle aree in cui precedentemente erano stati installati i dispositivi.

La propensione all’utilizzo di questa strategia è dovuta probabilmente alla voglia di evitare disinfestazioni con prodotti chimici.
Venderla potrebbe rappresentare un business, come alcune ditte di disinfestazione hanno fatto nel passato, ma con i presupposti e le considerazioni di cui sopra, non è una strada attualmente percorribile in termine di qualità del servizio.

 

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