441* 15 luglio 2021
“Buongiorno, Le scrivo per un problema che ho a casa: abbiamo molti di queste farfalle sulle travi di legno….lei sa cosa potrebbero essere”?
Si tratta della Eilema caniola. Essa si sviluppa a carico di alghe, muschi o licheni che si formano sulle tegole dei tetti.
Con la primavera si risveglia la natura e con essa si risvegliano migliaia di artropodi che sono rimasti durante i mesi invernali dormienti e nascosti talvolta anche nelle nostre abitazioni.
La Eilema caniola, nome comune litosia, volgarmente chiamata la “caniola“, è un lepidottero arctide, parente stretto della famosa Infantria americana.
L’adulto passa piuttosto inosservato e spesso confuso con altre farfalline che occasionalmente volano nelle case.
Le larve, invece, sono quelle che destano maggiore preoccupazione tra le persone.
Hanno un aspetto piuttosto repellente in quanto simili ad altre larve tra cui la processionaria del pino in grado di provocare irritazioni e fenomeni allergici per la presenza di peli urticanti. Ma non hanno alcun riflesso negativo per la salute dell’uomo.
Le loro abitudini alimentari non hanno nulla a che fare con le piante: come detto, si cibano di alghe, muschi e licheni.
Per tale motivo la loro presenza è facilmente rilevabile nelle case i cui tetti sono ricoperti da vecchi coppi, nelle zone esposte a nord in cui vi è maggiore umidità e temperature più fresche.
Gli adulti, piccole farfalline di 3-4 cm di lunghezza e di colore tendenzialmente bianco, si vedono soprattutto la sera e sono attratti dalla luce.
Le larve, lunghe circa 2 cm, sono grigie e ricoperte da una folta peluria come tipicamente tutte le larve dei lepidotteri.
Si muovono di giorno ed entrano nelle case attraverso finestre o lucernai.
La difesa da questo lepidottero non è molto semplice e deve tenere presente che le le larve compaiono tra aprile e maggio e tra luglio e la metà di agosto.
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