367* 02 maggio 2021
Talvolta il panico è giustificato, per la pericolosità o per questioni legate all’igiene.
Molte persone rabbrividiscono al solo pensiero di vedere un topo, un serpente, uno scarafaggio o altri animali ed insetti che siano.
Ciò vale ovviamente per gli animali, al di là delle comprensibili paure da parte di potenziali prede nei confronti dei predatori.
Ma esiste qualche altra forma di paura, scaturita da qualche istinto ancestrale, negli animali verso altri animali?
Analizziamo un esempio, quello di cui è credenza nota, che i pachidermi avrebbero paura dei topi.
Questo, in realtà, non rappresenterebbe la verità.
Si pensava che gli atteggiamenti bruschi degli elefanti in presenza dei piccoli roditori fossero motivati dal fatto che questi ultimi potessero salire all’interno della proboscide con la conseguenza di provocare un soffocamento.
Questa opinione si diffuse verso il 280 a.c, anno in cui in una battaglia lo schieramento di Pirro era costituita dagli elefanti.
I romani, per difendersi, riempirono di pece piccoli animali accendendo il fuoco e liberandoli contro gli elefanti.
Questa strategia di guerra impostata dai romani avrebbe fatto fuggire gli elefanti. Ovviamente, non perché spaventati dai piccoli animali ma per il fuoco.
Rimane quindi una credenza diffusa… e la spiegazione più consona imputerebbe gli scattosi movimenti dei grossi animali dal fatto che questi sarebbero solo curiosi o spinti addirittura a giocarci.
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