Feromoni utilizzati nella disinfestazione

238* 07 dicembre 2020

I feromoni (o ferormoni) sono sostanze chimiche prodotte da alcuni organismi e liberate nell’ambiente esterno per indurre una determinata attività comportamentale nei membri della stessa specie.
In altre parole sono dei messaggeri chimici, usati per comunicare.

Possono determinare reazioni comportamentali differenti: vengono secreti con lo scopo di marcare il territorio, per comunicare la presenza di cibo ed altri ancora come richiamo sessuale. Proprio questi ultimi possono essere riprodotti in laboratorio ed utilizzati nella lotta biologica integrata per confondere l’attività sessuale degli insetti o attirarli in specifiche trappole.

L’azione dei feromoni, insomma, interessa le principali funzioni degli organismi: sviluppo (accelerazione della crescita, differenziamento embrionale e larvale), riproduzione (riconoscimento di specie e di sesso, richiamo e assembramento degli individui maturi, sincronizzazione ecc.), cure parentali, nutrizione, difesa del gruppo (ferormoni d’allarme e di aggregazione), controllo della densità di popolazione, determinazione dei confini del territorio, struttura sociale (gerarchie di dominanza) ecc.

Sono sostanze altamente volatili (devono avere infatti una grande capacità di dispersione), prodotte da ghiandole specifiche e percepite da cellule sensoriali specializzate localizzate, per esempio, nelle antenne degli insetti, nella mucosa nasale di molti mammiferi…
Hanno un meccanismo d’azione molto complesso e possono agire da soli o in sinergia con altre sostanze.

La presenza di feromoni negli insetti è vasta soprattutto come attrattivi sessuali della femmina capaci di attirare i maschi. Si trovano tra gli Ortotteri, Lepidotteri, Coleotteri, Imenotteri, Ditteri, ecc.

Numerosi feromoni sono quindi prodotti sinteticamente come attrattivi sessuali o d’aggregazione per essere utilizzati nella disinfestazione come cattura di insetti.

È possibile, infatti, improntare il monitoraggio degli insetti procedendo all’installazione di opportune trappole attrattive a base di feromoni. Il fine è quello di prevenire la diffusione e l’attacco di insetti dannosi, eseguendo i trattamenti di disinfestazione (anche come azione correttiva) solo quando sia fondato il rischio di attacco, eliminando o controllando i focolai di infestazione.

Ovviamente accettati come strumenti di monitoraggio nei piani di controllo Haccp, il sistema di rilascio del feromone spesso è tecnicamente composto da una capsula cava di gomma all’interno della quale viene iniettato il feromone della specie desiderata. L’attività dell’emissione dipende da alcuni fattori, ma generalmente hanno una durata di circa 2 mesi.

I feromoni artificiali che simulano quelli naturali sono sostanzialmente prodotti per il tribolio, il lasioderma, la tignola della farina, cappuccino dei cereali, la farfallina della tarma del tessuto, la cimice asiatica, ecc. (nomi scientifici: Plodia spp., Ephestia spp., Cadra spp, Tribolium spp.,Lasioderma serricorne, Ryzopertha dominica, Tineola bisseliella, Sitophilus oryzae, Halyomorpha Halys, ecc.).

 

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