Haematobia irritans: la mosca del corno nelle aziende zootecniche

1162* 09 settembre 2024

L’Haematobia irritans, conosciuta come mosca del corno, è un piccolo insetto di circa 4 mm di lunghezza.

Il suo colore è grigio con occhi composti e antenne ridotte.

L’Haematobia irritans è un parassita importante dei bovini che può causare danni significativi all’industria zootecnica.

L’utilizzo di diverse strategie di controllo può aiutare a ridurre la popolazione di mosche e migliorare la salute e la produttività degli animali.

Le mosche del corno compiono un ciclo di vita completo in circa due settimane.

Le femmine depongono indicativamente cento uova su deiezioni fresche di bovini.

Le uova si schiudono dopo circa un giorno e si sviluppano nella stessa matrice fecale.

Dopo una settimana, le larve mature si impupano nel terreno.

In pressapoco 5 giorni diventano adulti.

Le mosche del corno sono ematofaghe, in altre parole si nutrono del sangue dei bovini.

“Attaccano” il corpo degli animali, soprattutto sul dorso, sulle zampe e nella testa.

La mosca buca la pelle dell’animale con la sua proboscide lacerando i tessuti circostanti per nutrirsi.

Le punture provocano irritazione, prurito e dolore ai bovini.

Ciò può portare a una diminuzione della produzione di latte, carne e perdita di peso.

Le mosche possono trasmettere anche malattie batteriche e virali.

Le disinfestazioni avvengono mediante l’utilizzo di insetticidi topici o sistemici e possono  essere efficaci per ridurre la loro presenza, ma preventivamente risulta importante la rimozione frequente delle deiezioni bovine (le femmine preferiscono, infatti, deporre le uova su materiale fresco).

L’utilizzo di trappole attrattive può servire come ausilio a catturare un gran numero di adulti.

Altro sistema da considerare è il lancio di predatori naturali.

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