679* 20 giugno 2022
IGR è acronimo di Insect Growth Regulator, ossia regolatore di crescita degli insetti.
Inibiscono la metamorfosi delle larve mature, bloccando la loro evoluzione verso stadi più avanzati, con conseguente morte delle stesse per collasso metabolico.
Non hanno azione ovicida se non con azione rilevante sulle uova fecondate da poco, nelle quali si ha il blocco della formazione dell’embrione.
L’azione degli IGR è significativa solo negli stadi dell’insetto in cui da parte del medesimo non viene elaborata neotenina, quali l’embrione appena fecondato e la larva nell’ultimo stadio.
I regolatori della crescita degli insetti, possono controllare efficacemente il ciclo di vita di molti insetti, tra cui zanzare, pulci, zecche, scarafaggi, mosche…
Sostanzialmente, quando questi regolatori vengono utilizzati in aree in cui prosperano gli insetti problematici, possono arrestare la crescita degli insetti in modo che non raggiungano mai lo stadio adulto.
Gli insetti che non maturano negli adulti, ovviamente non possono riprodursi
Ciò può ridurre in maniera considerevole la popolazione totale di insetti in un’area specifica perché non vengono deposte uova.
Non rappresentano alcuna minaccia per l’uomo o gli animali.
Partendo dalla considerazione che sfortunatamente è emerso come l’utilizzo di insetticidi adulticidi abbia solo un effetto temporaneo, e che il loro continuo utilizzo può portare allo sviluppo di meccanismi di resistenza (Abad-Franch, Zamora-Perea & Luz, 2017; Ohba et al., 2013), ne deriva l’importanza degli IGR.
“Le zanzare depongono le uova in accumuli d’acqua stagnante, a partire dalla schiusa delle singole uova si susseguono diversi stadi di sviluppo, di cui i primi 4 sono larvali, il 5° è detto pupa e l’ultimo è l’adulto.
– Le larve si cibano del materiale organico presente in sospensione nell’acqua del sito di deposizione, aumentando di dimensioni con varie mute. L’ultimo stadio larvale muta in pupa.
– Le pupe non si alimentano più ma possono muoversi, mentre al loro interno si formano gli organi necessari per la vita adulta. Terminato questo processo dalla pupa sfarfallerà l’adulto.
Il passaggio da uno stadio di sviluppo all’altro è regolato da diversi ormoni, uno dei più importanti tra questi è l’ormone giovanile (Juvenile Hormone o JH), prodotto da due ghiandole chiamate corpora allata (Slama, 1999; Subramanian & Shankarganesh, 2016).
Il compito principale dell’ormone giovanile è quello di attivare il gene Krüppel-homolog 1 (Kr-h1) che blocca la metamorfosi dallo stadio di larva allo stadio di pupa (Liu et al., 2018; Slama, 1999).
Il normale sviluppo prevede che durante l’ultimo stadio larvale i corpora allata si atrofizzino, non secernano più l’ormone giovanile e di conseguenza inizi il processo di metamorfosi.
Dopo lo stadio di pupa, solo durante la fase adulta, i corpora allata si riattivano rilasciando nuovamente l’ormone giovanile con lo scopo di regolare la riproduzione (Slama, 1999; Smykal et al., 2014; Subramanian & Shankarganesh, 2016).
I regolatori della crescita risultano molto efficaci in quanto la loro funzione è quella di mimare l’azione dell’ormone giovanile così da poterne prendere il posto quando questo ormone smette di essere secreto dai corpora allata.
I regolatori di crescita forniscono alla larva “informazioni errate” sul suo stadio di sviluppo, per cui la crescita della larva avviene in maniera disfunzionale, impedendo che si sviluppi in un adulto.