Piccoli “entomologi”… crescono!

1267* 30 marzo 2025

I bambini che imparano a conoscere gli insetti, senza temere quantomeno quelli innocui, sono più attenti all’ambiente.

In effetti, l’approccio positivo permette un giusto atteggiamento nei confronti della natura prendendosi cura delle varie specie.

I bimbini che hanno avuto incontri spiacevoli con qualche tipo di insetto o acaro come vespe, calabroni, scorpioni, ragni… magari influenzati dagli adulti che a loro volta hanno avuto episodi “traumatici”, non hanno senz’altro un buon rapporto con essi ed in generale con altri.

Una ricerca condotta da studiosi dell’Università di Adelaide ha, però, dimostrato che insegnare i nomi degli insetti ai bimbi, aiutandoli ad un approccio più sereno, migliora il loro rapporto con l’ambiente e la natura.

L’avvicinamento nella formazione fatto dai docenti è stato inserito nelle ore di biologia, di arte, ma anche di letteratura e di matematica.

In tal modo i giovani studenti si sono sempre più abituati alla presenza in classe dei vari insetti.

L’esperimento ha evidenziato un maggior rispetto della natura ed un maggior senso di protezione attiva.

Se all’inizio era preponderante il detestare le mosche, l’aver paura delle vespe, l’amare le farfalle, le mantidi e le api… poi tutti sono stati concordi nel bisogno di prendersi cura di questi piccoli esseri viventi.

L’interesse principale degli studenti nella ricerca è stato quello del riconoscimento di insetti mai visti prima. Gli studenti più grandi erano più entusiasti nel catalogarli. Tutti hanno dimostrato il piacere di stare all’aperto e conoscere gli studiosi che li hanno istruiti nel tema “insetti”.

Le conoscenze danno modo di agire per la salvaguardia delle specie di insetti innocui e della natura in generale.

 

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