935* 21 luglio 2023
(Articolo tratto da innaturale.com)
Da anni gli scienziati si chiedono perché la luce attira gli insetti, ma pare che gli animali in realtà cerchino di lasciarsela alle spalle.
Le domande sul perché la luce artificiale attiri gli insetti tengono banco in campo scientifico da anni e oggi uno studio di un team dell’Imperial College di Londra è pronto a cambiare le carte in tavola.
I ricercatori hanno, infatti, sostenuto che i piccoli animali volanti che sembrano dirigersi verso lampade e altre fonti luminose si impegnano in realtà per lasciarsele alle spalle.
La rivelazione apparirà sorprendente, ma le teorie sul fatto che la luce attira gli insetti potrebbero essere infondate. Secondo quanto sostenuto da un nuovo studio, infatti, lampade e altre sorgenti luminose artificiali non attrarrebbero i piccoli volatili, ma finirebbero solo per intrappolare quelli di passaggio.
Gli insetti, che faticano a usare la gravità per capire in che posizione si trovi il loro corpo, userebbero, dunque, la luce per orientarsi.
Il loro obiettivo sarebbe, quindi, dare le spalle alle sorgenti luminose, che identificano come “in alto” per poi regolarsi di conseguenza nel volo.
L’illuminazione sembra, dunque, disturbare una specifica parte del cervello di tali animali.
Per dimostrare la loro teoria i ricercatori si sono serviti di telecamere ad alta velocità, con cui hanno filmato il volo di diversi insetti e di simulazioni computerizzate.
Il nuovo studio sostiene, dunque, che la luce non attrae gli insetti e che il loro comportamento è stato interpretato in modo errato per anni.
Nel tempo si credeva che i piccoli animali notturni confondessero le fonti di luce con la luna o che, nel caso degli insetti diurni, si dirigessero verso di esse come identificando un varco aperto inesistente.
Il recente lavoro ha, così, insistito su diversi atteggiamenti “incriminati” degli insetti.
In certi casi i piccoli animali ruotano intorno alle lampade finendo per cadere e in altre occasioni si capovolgono, con lo stesso risultato.
La prima reazione appare, comunque, sempre quella di volare le spalle alla luce e non di dirigersi verso di essa.
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