368* 03 maggio 2021
Nei precedenti articoli (n° 188, 190, 251, 184, 353) abbiamo parlato della tecnologia che sfrutta i raggi uvc per abbattere la carica batterica e virale negli ambienti.
Gli strumenti, le lampade, sono utilizzate con grande efficacia da molto tempo presso le strutture sanitarie.
Riportiamo di seguito un articolo che elogia la tecnologia dei raggi uvc adottata dall’ospedale dell’alto vicentino.
(Articolo tratto da www.tviweb.it)
Il Covid si combatte anche con la tecnologia, soprattutto quando si tratta di garantire la massima protezione degli operatori sanitari impegnati nelle aree Covid.
Così, all’ospedale di Santorso è stato installato nei giorni scorsi un innovativo sistema di sanificazione dell’aria attraverso speciali lampade a raggi UV.
Le nuove apparecchiature, frutto di una donazione da parte del Lions Club Thiene Host, sono state installate nei locali utilizzati dagli operatori per la vestizione e svestizione, una volta usciti dall’area Covid.
«Proprio il momento della svestizione – spiega la dott.ssa Maria Licia Guadagnin, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina dell’ospedale Alto Vicentino – rappresenta un momento particolarmente delicato, come ha confermato anche un recente studio della Columbia University di New York, e questo anche se vengono prese tutte le corrette precauzioni.
Questo sistema rappresenta quindi una preziosa forma di protezione supplementare».
Più in dettaglio, le speciali lampade a UV installate mantengono sanificato l’ambiente sfruttando i moti convettivi dell’aria, dunque senza esporre le persone ad un irraggiamento diretto, che sarebbe pericoloso per la loro salute.
Si tratta di una soluzione innovativa – l’Ospedale di Santorso è tra i pochissimi in Veneto a utilizzarla – ma già molto diffusa all’estero, dove è specificamente indicata nelle linee guida della World Health Organization come misura di prevenzione nei luoghi a rischio di TBC.
Una dotazione che comunque potrà essere utile anche una volta superata l’emergenza Covid: infatti le stanze che in questo momento sono adibite a filtro per la vestizione/svestizione degli operatori, una volta covid free, saranno utilizzate per ospitare pazienti affetti da TBC o da altre patologie infettive.
«A differenza di un anno fa – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -, oggi il personale sanitario è protetto dalla vaccinazione anti-Covid, ma questo non deve farci abbassare la guardia: è importante mettere in atto tutte le forme di tutela possibili e questa tecnologia innovativa rappresenta certamente un ausilio prezioso. Ringrazio quindi il Lions Club di Thiene e tutti quelli che hanno contribuito a questa donazione».
Con lo Zefiro 300, questa opportunità è stata offerta anche per ambienti come uffici, palestre, laboratori, negozi, bar, ecc.
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