125* 04 giugno 2020
Molto spesso i Sirfidi, ditteri come lo sono le mosche, essendo a righe gialle e nere, vengono scambiati per vespe o api.
I Syrphidae, invece, hanno la forma del corpo simile a quella di una comune mosca domestica e sono innocui. Infatti sono sprovvisti di pungiglioni e la loro colorazione giallo/nera imita quella di molti imenotteri aculeati con lo scopo di ingannare i predatori. In questo modo tengono lontani i loro nemici e riescono a non essere predati dagli uccelli che evitano di cacciare le vespe per via del pungiglione.
I sirfidi sono insetti molto comuni e visibili sui fiori. Le varie specie hanno forme molto diverse, qualcuna è sottile e delicata, altre hanno il corpo tozzo e largo.
Possono restare fermi in aria o volare all’indietro. Si nutrono di nettare e polline. Risultano pertanto essere utilissimi per la loro funzione di impollinatori, in particolar modo considerando l’importante diminuzione della presenza di api, insetto riconosciuto per antonomasia essere impollinatore.
Alcune sono molto importanti anche nel controllo di alcuni parassiti delle piante, in quanto le larve si nutrono di afidi.
Tali larve hanno una forma che ricorda quella classica delle larve di mosca, solo con una lunga coda che le serve come sifone per respirare. Per questo motivo sono chiamate “larve a coda di topo”.
Vivono in acque stagnanti anche molto sporche
dove si nutrono di sostanza organica in decomposizione.
Per il controllo delle infestazioni nelle zone adiacenti alle abitazioni, si può controllare eventuali pozzetti o griglie di scarico dove potrebbe essersi fermata della sostanza organica ricca di umidità.
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