Il reddito di cittadinanza mette a rischio il settore del turismo e dei servizi in genere

673*  09 giugno 2022

Molti bar, ristoranti e alberghi potrebbero essere costretti a chiudere o non riaprire a causa del reddito di cittadinanza.

Questa problematica è presente non solo nel settore turistico ma anche in quello di tutti gli altri servizi (stagionali e non) in genere.

È la presumibile situazione ipotizzata da uno studio di consulenza.

Il reddito di cittadinanza mette a rischio migliaia e migliaia di esercizi pubblici e, aggiungiamo, il comparto dei servizi in tutta Italia, dei lavori stagionali (come per esigenze di incremento di organico nelle ditte di disinfestazione,  giardinaggio, ecc.), per mancanza di reperimento di personale.

I nuclei beneficiari di almeno una mensilità sono passati da 1,1 milioni (per 2,7 milioni di persone coinvolte) nel 2019 a 1,8 milioni (per quasi quattro milioni di persone coinvolte) nel 2021. I valori del primo trimestre 2022 confermano la crescita continua del fenomeno.

Pure l’importo medio mensile erogato è incrementato nel tempo. I fatti l’Inps parla di una crescita del 14%: da 492 euro nel 2019 a 559 euro nei primi mesi del 2022.

Il fallimento innanzitutto è dovuto anche alla crescita esponenziale seguita da un altrettanto radicale incremento degli illeciti in materia. Con numeri spaventosi.

La logica del reddito di cittadinanza sarebbe quella di una misura di sostegno a favore del cittadino che si impegni a seguire un preciso iter personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.

Purtroppo, peró, la drammatica situazione vede invece importanti lacune organizzative all’interno dell’apparato pubblico (fenomeno amplificato anche dall’impatto della questione covid sul servizio degli uffici pubblici).

E quindi il risultato è quello che vede l’erogazione di soldi senza che il reinserimento nel mondo del lavoro possa essere controllato e perciò avvenire.

Logica vuole che si accentui il lavoro in nero, soprattutto nelle aree dove storicamente l’illecito è diffuso e i controlli non ci sono.

Il periodo-covid e le conseguenti problematiche sociali hanno modificato l’approccio al lavoro di una consistente fetta di Paese.

Forze umane  preferiscono rimanere inattive, almeno sulla carta, rispetto a proposte di impieghi stagionali nei settori del turismo in particolare dei multiservizi, a fronte delle cui retribuzioni il Reddito di Cittadinanza assume connotati assolutamente concorrenziali.

Che dopo la gestione covid, gli aumenti del costo delle materie prime, l’inasprimento delle tasse… si ha la percezione definitiva di un disegno per affossare del tutto una già stremata Italia.

E l’Italia “ringrazia”… i traditori che stanno permettendo tutto ciò.

 

Vuoi saperne di più? Scrivici senza impegno!

 

    )

     

     

     

     

    Torna in alto