715* 24 agosto 2022
Mentre la notizia del virus west nile trasmesso dalla zanzara fa incetta per alcune province venete come Vicenza, Padova e Venezia, anche la città di Bolzano viene presa di mira dalle zanzare come mai finora era successo.
In effetti, quello che era un semplice fastidio qualche anno fa, in quest’estate 2022 sta diventando un problema all’ordine del giorno.
Il divieto ad utilizzare insetticidi aerei sta prendendo sempre più strada (hanno un impatto “pesante” sull’ambiente) ed il guaio è che la maggior parte dei cittadini si interessa in modo deciso delle zanzare solo quando si presenta il problema.
Il trattamento larvicida deve partire quando ancora non si è aperta la stagione di schiusa dalle uova.
Ovviamente, ciò è riferito per tutte le città e non solo miratamente alle caditoie comunali o private condominiali, ma per tutte le realtà delle abitazioni ivi comprese le aree dismesse.
Le norme prevederanno lotte adulticide su autorizzazione dell’Asl: in caso di emergenza sanitaria, grave rischio per le persone o dimostrata infestazione elevata in luoghi sensibili.
Al di là delle sensazioni recepite dagli abitanti, esiste un monitoraggio scientifico della zanzara tigre in Alto Adige condotto scrupolosamente con cadenza bisettimanale da un Laboratorio Biologico.
Una mappatura realizzata grazie a 143 ovitrappole posizionate in 19 Comuni.
I primi risultati di quest’estate dimostrano sin dalla metà di giugno una situazione sempre più critica (con molti punti di rilevazione che hanno toccato il valore massimo di oltre 300 larve per trappola).
Anche a luglio le stazioni evidenziano la scala massima.
Storicamente si può notare che il picco è stato toccato nell’anno 2019 con quasi 500.000 uova di zanzara e una media di 197 per trappola.
Nel 2021 il valore è sceso a meno di 350.000. L’anno scorso ha visto una media di circa 136 uova per trappola.
Complice il caldo che favorisce il ciclo vitale di questi insetti e permette l’insediamento della zanzara tigre, il 2022 è da record.