Repellenti anti zecche: spray, creme e ultrasuoni funzionano davvero? Risponde l’esperto

1129* 05 luglio 2024

(Articolo tratto da ilsalvagente.it)

Negli ultimi anni, sono aumentati i casi di persone morse da zecche, soprattutto in alcune aree del paese, come il Trentino, dove sono stati fissati degli open day vaccinali contro l’encefalite da zecca. Preoccupano anche i casi di malattia di lyme, anch’essa con conseguenze che possono essere gravi.

In questo quadro, proliferano anche i prodotti di vario tipo che promettono di tenere le zecche lontane. Funzionano?

Lo abbiamo chiesto al dottor Fabrizio Montarsi, dirigente del Laboratorio entomologia sanitaria e patogeni trasmessi da vettori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.

Dottor Montarsi, è vero che c’è una presenza maggiore di zecche in Italia rispetto al passato?
Rispetto a qualche anno fa, direi che ce ne sono di più.

Come mai?
Questo è dovuto a vari motivi climatici: ovviamente le temperature sono più elelevatel

Non tanto nel senso di massime, ma piuttosto che ci sono periodi con temperature più alte più estesi. Mentre magari prima fino ad aprile faceva piuttosto freddo, negli ultimi anni si è visto che i periodi miti sono molto più estesi e quindi la presenza delle zecche è aumentata.

Anche l’umidità ha un ruolo?
Diciamo che dipende dalle specie di zecche, ognuna ha le sue preferenze.

Solitamente quando parliamo di zecche, facciamo riferimento alla zecca dei boschi, Ixodes ricinus, che è una specie che non ama il caldo eccessivo e il secco, infatti nel periodo di luglio-agosto non è tanto presente.

Negli altri periodi dell’anno, penso soprattutto a primavera e autunno, c’è una maggiore presenza.

La malattia di Lyme è una cosa che è trasmessa dalle zecche in maniera comune o è un’eccezione?
Non è che le zecche siano tutte infette. Sono percentuali che variano in base ai posti. Ci sono delle aree in cui queste percentuali possono arrivare al 20-30% di zecche infette con la borrelia (che porta la malattia di Lyme, ndr) e altre invece in cui parliamo dell’1-5%.

Possono portare anche altre malattie?
Ci sono varie patogeni che possono trasmettere: la borrelia che è quella del morbo di lyme, e poi c’è l’anaplasma, la babesia… la lista è lunga e direi che di interesse maggiore è la tbe, cioè l’encefalite da zecca, che insieme alla lyme sono i due patogeni che danno le manifestazioni cliniche più gravi.

Quando una persona si accorge che ha una zecca sul corpo, qual è il modo migliore per toglierla?
La modalità per togliere la zecca è una sola: prenderla con una pinzetta con le punte le più sottili possibili, quelle per le sopracciglia per esempio. Si prende alla base, nel punto in cui è attaccata alla pelle, la si muove un po’, provando a fare delle rotazioni piano piano, per accompagnarla e staccarla in questo modo così, piano piano.

Perché? Cosa bisogna evitare?
Perché se uno la tira via così, la strappa, c’è il rischio che rimanga il rostro nella pelle, che per carità non è niente di gravissimo, però rimane dentro comunque un corpo estraneo e potrebbe fare un’infezione locale.

Ci sono in giro consigli diversi: tipo usare l’alcol…
Si, l’alcol, un repellente, l’olio, andare vicino con una fiamma. C’è tutta una serie di consigli.

Il punto è che con questi sistemi la zecca è vero che si stacca, ma se ha un patogeno, dato che mentre mangia succhia sangue, essendo fastidioso per lei, rigurgita la saliva all’interno. È proprio quello il momento in cui se ha un patogeno te lo trasmette.

Un po’ come l’ape che se tu la disturbi mentre è appoggiata sul tuo corpo ti inietta il veleno.
Esatto, in quel momento ti metti in pericolo di infettarti.

Mentre quello che noi dobbiamo evitare alla fine è prenderci le malattie, quindi queste pratiche sono tutte da sconsigliare perché sono quelle che mettono a rischio.

Se io trovo una zecca, devo fare oltre a toglierla? Posso fare accertamenti, terapie preventive, o devo aspettare di vedere qualche sintomo?
Normalmente si possono fare varie cose, ognuno poi decide cosa. Quando una persona si trova la zecca generalmente va al pronto soccorso, cosa che sconsiglio, o dal medico, e questi quasi sicuramente gli dà degli antibiotici, che secondo me è una pratica non correttissima.

Perché?
Come dicevo prima, la percentuale di zecche infette è bassa, ma anche se fosse una zecca infetta non è detto che trasmette qualcosa, perché ci sono tutta una serie di altri fattori che intervengono, oltre al fatto che il nostro sistema immunitario la maggior parte delle volte funziona e anche se arriva il patogeno lo stoppa prima che si diffonde. Sicuramente la prima cosa da fare è toglierla per evitare che trasmetta qualcosa, poi alcuni possono portare la zecca a un istituto come il nostro e chiedere di farla analizzare vedere se ha i patogeni.

Se la zecca è positiva ai patogeni che succede?
Non vuole dire che prendi la malattia, per quello che abbiamo detto prima, però comunque la persona sa che è a rischio e quindi magari si controlla, tiene monitorata l’insorgenza di certi sintomi.

Quali sintomi?
Vede se per esempio intorno a dove era attaccata la zecca c’è una macchia rossa che si estende, vede se ha altri sintomi simil-influenzali, allora in quel caso sì che deve prendere gli antibiotici assolutamente.

Io non suggerisco di fare il ciclo di antibiotici a prescindere per il fatto che ci si è presi una zecca, perché comunque gli antibiotici aprono altre questioni, come l’antibiotico resistenza, se presi troppo spesso.

In commercio si trovano tanti prodotti anti zecche. Funzionano?
È semplice, qualunque prodotto che uno acquista e che vuole usare come repellente per le zecche, deve riportare in etichetta che è registrato come Pmc (Presidio medico chirurgico) o Biocida. Vuole dire che quel prodotto è indicato apposta come repellente.

Esistono delle sostanze che sono davvero repellenti per le zecche specificamente?
Sì, però se non sono registrati così la loro efficacia è tutta da dimostrare. Quando sono registrati vuol dire che hanno fatto dei test di laboratorio per valutarne l’efficacia.

E i collarini, i portachiavi, i dispositivi con gli ultrasuoni. Lei, da quello che è la sua esperienza, pensa che possano funzionare?
Diciamo che di solito le usano per le zanzare. ma io dico che per quello che ne so io non funzionano molto.

Neanche per le zanzare?
Direi di no e per le zecche tanto meno.

Se lei dovesse consigliare un repellente, oltre ovviamente a vestirsi con abiti lunghi quando si va per boschi o aree a rischio…
Un repellente che ha questa sigla che dicevo prima, ma non solo: deve essere scritto in etichetta “efficace contro le zecche”, perché se il prodotto è registrato come Pmc ma solo per le zanzare, e non c’è scritto che è per le zecche, vuole dire che per queste ultime non l’hanno testato.

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici senza impegno!

    Torna in alto