Alcuni superpoteri dei ratti

359* 23 aprile 2021

(Articolo di Plos Genetics riportato da Focus)

Alcuni spermatozoi dei ratti sono “armati” e perfino in grado di avvelenare i rivali durante la corsa all’uovo. Riuscendo così a fecondarlo per primi.

Quando pensiamo all’accoppiamento, e in particolare all’atto della fertilizzazione, ci piace immaginarci una folle corsa di migliaia di spermatozoi che fanno a gara a chi arriva per primo all’uovo: una corsa caotica nella quale tutti partono alla pari e vince chi è più fortunato.

La realtà della competizione spermatica potrebbe però essere un po’ diversa.

Non sappiamo se lo sia per noi esseri umani, ma sicuramente lo è per i topi. Lo sostiene un nuovo studio del Max Planck Institute pubblicato su Plos Genetics, nel quale si legge che, nei topi, alcuni spermatozoi sono più attrezzati di altri per fecondare un uovo, e addirittura arrivano a sabotare i rivali avvelenandoli pur di arrivare primi.

Secondo lo studio, alcuni (non tutti) spermatozoi dei topi contengono nel loro DNA una sequenza, chiamata t-aplotipo, che dona loro una serie di “superpoteri” che li avvantaggiano nella corsa all’uovo.

Innanzitutto, gli spermatozoi con il t-aplotipo si muovono più velocemente, e arrivano quindi prima al traguardo.

In più, il team ha scoperto un collegamento tra il t-aplotipo e la produzione di una molecola chiamata RAC1: quando è presente nelle giuste concentrazioni aiuta lo spermatozoo a muoversi velocemente, mentre un’abbondanza o carenza di questa molecola rallenta la cellula e rappresenta uno svantaggio.

Gli spermatozoi con il t-aplotipo hanno anche un’altra caratteristica che conferisce loro un vantaggio notevole nella grande corsa all’uovo: sono in grado di avvelenare i loro rivali.

Il loro DNA contiene infatti alcune varianti genetiche che producono sostanze in grado di “sabotare” uno spermatozoo, mandando in confusione i suoi recettori chimici; non solo: gli spermatozoi con il t-aplotipo producono anche un antidoto contro queste sostanze che è efficace solo su di loro, mentre non produce effetti negli spermatozoi senza t-aplotipo.

C’è un “però”: nei topi, il t-aplotipo compare in una specifica coppia di cromosomi, la 17, e di solito solo in uno dei due cromosomi della coppia.

Lo studio rivela che un topo con il t-aplotipo su entrambi i cromosomi 17 produce solo spermatozoi “super”, che causano una produzione eccessiva di RAC1: il risultato è che gli spermatozoi sono quasi immobili, e l’animale è sterile. Per funzionare al meglio, dunque, il supersperma ha bisogno di un rivale “normale”.

 

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