76* 14 aprile 2020
Se chiedessimo alle nonne come abbiano fatto ad arrivare alla loro età in salute, a risolvere piccoli problemi pratici, aggiustare o migliorare la quotidianità in genere facendo attenzione a risparmiare, inizierebbero a raccontare aneddoti e rimedi “infallibili”.
In certe occasioni questi possono essere “miracolosi”, tanto che gli esperti del caso specifico possono consigliarli.
Anche nella disinfestazione non vengono a mancare quelle che sono le soluzioni che provengono da “scoperte” o invenzioni antiche, tramandate da generazione a generazione.
Soprattutto un tempo, quando non c’erano prodotti chimici ed alternative professionali, sfruttare la fantasia era l’unico modo per tentare di difendersi dagli infestanti.
Sebbene nell’antichità, probabilmente, la presenza dei parassiti fosse più tollerata.
Alcune strategie possono essere inutili e non raggiungono lo scopo sperato. Talvolta i metodi prevedono l’uso di sostanze difficilmente da reperire o pericolose per la manipolazione.
Quanto segue, quindi, ha solo il fine di dare eventuali spunti e soddisfare qualche curiosità o, talvolta, suscitare qualche sorriso… malinconico.
I Rimedi della nonna contro le tarme della lana
Durante i rigidi inverni di molti anni fa, le nonne erano solite a stendere i cappotti, i vestiti in genere, le coperte, ecc. per uccidere acari, tarme della lana, pidocchi, cimici, ecc. con le temperature basse.
Facendo attenzione a non rovinare i tessuti, prendendo alcune parti come campione e vedendo come reagiscono, si possono utilizzare i freezer introducendoci, per una decina di ore, i vari capi sigillati dentro sacchetti.
Si ricorda che molti infestanti, anche se non è il caso della tarma, possono essere vettori di malattie. Rivolgersi ad un disinfestatore professionista, ad ogni modo, potrà chiarire dubbi e dare consigli importanti.
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