1218* 19 dicembre 2024
Chi mangia un alimento, in cui ci siano insetti, comprato al supermercato va risarcito anche per il danno da shock.
Ed è il produttore a pagare e non il titolare dell’esercizio commerciale.
La Cassazione ha così accolto il ricorso di una persona alla quale era stata negata il danno biologico*, stimato da una Ctu (consulente tecnico di ufficio) pari al 9%.
Questo per aver sviluppato una fobia in conseguenza al trauma di aver ingerito una zuppa contenente alcuni insetti neri.
Il no inziale della Corte d’Appello, disattendendo la consulenza tecnica, era dovuto sostanzialmente dalla motivazione che vedeva la disattenzione del consumatore e dei suoi pregressi episodi di allucinazioni visive microzooptiche, un disturbo dovuto a crisi di astinenza, che porta a vedere dei piccoli insetti che camminano.
Per la Suprema corte, contrariamente, ha avuto valore quanto affermato dai Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma) che avevano esaminato tale zuppa, riscontrando realmente la presenza degli insetti.
*”Il danno biologico, nel diritto italiano, consiste nella lesione dell’interesse, costituzionalmente garantito, all’integrità fisica della persona. Questo sussiste in presenza di una lesione fisica o psichica della persona permanente o reversibile, da cui derivi, però, una compromissione delle attività vitali del soggetto, considerate nel senso più ampio”.
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