936* 22 luglio 2023
Lo studio è stato riportato sulla rivista Nature Materials.
Alcuni studiosi hanno dimostrato come è possibile hackerare il cervello di una… mosca.
In pratica, gli scienziati hanno sviluppato una tecnica wireless che può controllare i neuroni nel cervello di una mosca.
E questo, in meno di un secondo.
Gli scienziati sono quindi in grado ormai anche di leggere il pensiero umano e trascriverlo in messaggi?
Un progetto di ricerca finanziato dalla National Science Foundation (NSF) e dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) punta a sviluppare una tecnologia che permette la comunicazione da cervello a cervello.
Il programma è di Robinson lo stesso che ha sviluppato il metodo per hackerare a distanza il cervello di in dittero.
Gli scienziati hanno geneticamente modificato le mosche per includere un canale ionico unico nelle loro cellule neuronali, che può essere attivato dal calore.
Quando il canale ionico viene attivato, l’insetto estende le ali, comportandosi in modo simile a quello che fa quando si accoppia.
Per attivare a piacimento questo canale, il team di esperti di ingegneria genetica, nanotecnologia e ingegneria elettrica, ha iniettato nelle mosche delle nanoparticelle che rispondevano a un campo magnetico.
Le mosche, geneticamente modificate, sono state poi messe in un’area chiusa con un elettromagnete e riprese dalla telecamera.
A elettromagnete attivato, il campo elettrico ha riscaldato le nanoparticelle, le quali hanno attivato i neuroni, con la conseguenza della scoperta che l’intervallo di tempo tra l’attivazione dell’elettromagnete e la crescita delle ali era inferiore a mezzo secondo.
L’obiettivo a lungo termine di questo lavoro “è quello di creare metodi per attivare specifiche regioni del cervello negli esseri umani per scopi terapeutici senza mai dover eseguire un intervento chirurgico”…
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