201* 08 ottobre 2020
Lo Sclerodermae domestica si trova principalmente dentro casa, negli stessi ambienti frequentati dalle sue prede, ossia mobilio e arredi in legno antichi.
Infatti è una specie parassitoide che si nutre di larve del tarlo del legno (Anobium punctatum), non disdegnando quelle di altri coleotteri (come Stegobium paniceum, Lasioderma serricorne, Oligomerus ptilinoides, Oligomerus brunneus, Hylotrupes bajulus e Nicobium castaneum) o anche lepidotteri.
Il maschio è alato e privo di pungiglione. La femmina può essere lunga fino a 5 mm, ha il pungiglione ed è di colore marrone-nero. Nell’aspetto è simile ad una formica.
La femmina si introduce nei cunicoli scavati dalle sue prede (larve dei tarli principalmente). Li paralizza con il suo pungiglione e ci depone le uova; una volta schiuse, le larve si nutriranno della sostanza organica rappresentata dalla vittima.
Spesso può pungere l’uomo e la puntura è molto dolorosa, causando pomfi o papule pruriginose, malessere generale, febbre e, in certi casi, gravi dermatiti. Un solo esemplare può infliggere anche decine di punture, e gli effetti durano a lungo, fino a due settimane.
Le lesioni sono talvolta confuse con quelle provocate da Pyemotes ventricosus (è possibile trovare informazioni all’articolo n* 16), una specie di acaro dalle abitudini simili. Le due specie possono talvolta essere presenti contemporaneamente.
Per eliminare l’insetto è necessario risolvere l’infestazione da tarli del legno trattando i manufatti lignei, mobili, travi, ecc.
Una consulenza gratuita può darvi ulteriori informazioni circa la fattibilità della disinfestazione nell’abitazione.
Vuoi saperne di più? Scrivici senza impegno!