42* 26 febbraio 2020
Lo Sitophilus oryzae è un piccolo coleottero della famiglia dei Curculionidi.
Comprende tre specie molto simili tra loro e capaci di distruggere le derrate di riso, mais e grano: Sitophilus oryzae, S. zeamais e S. granarius.
La particolarità fisica è senz’altro la dotazione di un importante rostro che arriva ad essere lungo fino ad 1/4 della lunghezza totale dell’insetto. Sull’apice sono portate due robuste mandibole.
L’adulto misura circa 3 mm di lunghezza.
La larva compie il suo intero ciclo vitale all’interno del chicco di riso.
Il colore è bruno scuro, o nero, e 4 caratteristiche macchie giallo-arancioni che adornano il primo paio d’ali.
Mentre lo Sitophilus oryzae attacca tutti i cereali, lo Sitophilus zeamais attacca quasi esclusivamente il granturco.
Lo Sitophilus granarius invece è più massiccio, di una colorazione marron/cioccolato e non ha le macchie arancioni. Le sue ali non sono funzionanti.
Il Sitophilus oryzae è noto come Punteruolo o Calandra del riso. È originario dell’India, paese ricco di culture di riso.
Vive in un range di temperature che va dai 14 ai 35°C. Con un’umidità opportuna l’intero ciclo vitale, molto rapido, si compie in 25 giorni con un’aumento della popolazione pari a circa 25 volte la precedente.
Ogni femmina adulta depone quotidianamente 4 uova. Lo fa scavando con le mandibole un piccolo foro in un seme “sano”. Dentro ci depone un singolo uovo. Richiude poi il buco con un’apposita secrezione.
La schiusa avviene dopo soli 3 giorni e la larva si nutre del seme per quasi tre settimane. Diventa poi pupa per restare all’interno della scorza del seme per un’altra settimana.
L’adulto, una volta uscito dall’exuvia (i resti di un esoscheletro dopo la muta di un artropode) resta nel seme ancora qualche giorno. Questo è il tempo utile a far asciugare ed indurire il suo esoscheletro di chitina. Dopodiché, il punteruolo buca la scorza del seme ormai svuotato e comincia la sua vita attiva nell’ambiente.
Il Punteruolo attacca, come detto, ogni tipo di cereale nonchè pasta di semola di grano duro di grosso formato e persino la pasticceria “secca” e semi per roditori, sebbene quelli di girasole e di zucca vengano evitati.
Esiste, anche per questo insetto, la possibilità di monitorarne la presenza mediante sistema di rilascio feromonico, inglobato in particolari gomme da inserire in trappole anche contenenti attrattivo alimentare.
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