153* 17 luglio 2020
Nella storia della Ongaro Disinfestazioni, non molto dopo gli esordi a tutto campo nell’attività di derattizzazione, disinfestazione e disinfezione, c’è stata un’idea imprenditoriale poco consueta per una ditta di servizi di allora.
Erano gli anni in cui il mondo della disinfestazione era lontanissimo dalle connotazioni attuali. Un’epoca in cui le regole, i metodi operativi, l’utilizzo di determinati prodotti stavano sempre più iniziando a ricevere l’accelerazione normativa e la legalizzazione di tutto l’apparato.
Dove, forse più di molti altri settori, la disinfestazione stava iniziando ad avere un’evoluzione così veloce che l’avrebbe condotta alla professionalità del mondo d’oggi.
L’idea dell’allora titolare della Ve.is (acronimo di Veneta Igienico Sanitaria alias Ongaro Giancarlo, diventata poi Ongaro Disinfestazioni), fu quella di provvedere alla registrazione di un’esca topicida autorizzata dal Ministero della Salute.
Una vera e propria odissea intrapresa da un imprenditore giovane ed inesperto nel campo amministrativo, profano nella specifica creazione documentale con i suoi cavilli e dalle incognite progettuali.
Questioni superate, però, grazie anche alla collaborazione di addetti ai lavori, come conoscenti medici di una nota azienda farmaceutica (da allora, peraltro, cliente della Ongaro Disinfestazioni).
Il prodotto era il “Ratend”, nome proposto dall’attuale titolare, allora diciassettenne liceale che volle un nome breve quanto semplice che rendesse immediato il significato “la fine del ratto”.
Era il 1987.
Erano tempi in cui non c’era internet, i pc erano strumenti di lusso, si lavorava con la macchina da scrivere e la carta calcante, il telefono fisso. Quando il mezzo tecnologico più “avveniristico” di uso comune era rappresentato dal fax.
Era la preistoria.
Un calvario burocratico con presentazione cartacea direttamente al Ministero della Sanità con sede a Roma, dove all’epoca Ministro della decima legislatura era Francesco De Lorenzo.
Il prodotto, a base di selezionate granaglie e dolcificanti, con principio attivo Bromadiolone*, confezionato in bustine di carta filtro per lasciare espandere gli aromi ad aumentare l’attrattività, era davvero efficace.
Il pensiero era quello di venderlo al mercato locale destinato all’uso civile e soprattutto degli agricoltori, coloro che praticamente erano stati il bacino iniziale dei clienti nonchè ispirazione per l’imprenditore.
In realtà, finì prevalentemente ad essere utilizzato con grandi risultati nei servizi di derattizzazione dalla stessa Ve.Is, che abbandonò di fatto i propositi iniziali della vendita dopo pochi anni.
Del resto, l’attività dei servizi era in grande espansione e fu deciso di non spingere quella commerciale, meno redditizia e difficile per un’impresa a gestione famigliare dell’epoca.
Col senno di poi, una scelta sicuramente fortunata. Le procedure attuali, la difesa delle molecole, i costi esorbitanti e la concorrenza delle grandi multinazionali chimiche con il loro brand ed organizzazione, avrebbero subito affondato eventuali registrazioni successive e lo stesso Ratend, “superato”, tra l’altro, da nuovi principi attivi di ultima generazione e da creazioni di esche più sofisticate.
L’Officina di Produzione propria, autorizzata dal Ministero della Salute, fu dismessa per diventare in toto il magazzino destinato ai prodotti ed al deposito delle attrezzature della corrente gestione.
Nella memoria di quel periodo rimane anche un curioso successivo episodio, quello relativo alla citazione a testimoniare, rivolta al titolare, su eventuali ‘mazzette’ chieste dal Ministro De Lorenzo, indagato e poi condannato per faccende collegate alle tangenti nella sanità.
Un ennesimo viaggio a Roma.
Un’altra andata e ritorno dalla capitale senza rimborso spese dallo Stato che aveva voluto le testimonianze da tutti coloro che avessero preso, direttamente o indirettamente, contatto con il Ministero.
Quando era sufficiente osservare le lungaggini burocratiche per capire che erano ben altre le vie da seguire… piuttosto che additare onesti imprenditori, magari dalle idee lungimiranti.
Attualmente Ongaro Disinfestazioni utilizza prodotti autorizzati ed ultimi ritrovati in campo mondiale commercializzati espressamente ed esclusivamente per il settore professionale.
…to be continued…
*Il Bromadiolone è ancora un potente rodenticida anticoagulante. È un derivato di seconda generazione della 4-idrossicumarina e un antagonista della vitamina K, spesso chiamato super-warfarin per la sua elevata potenza e tendenza ad accumularsi nel fegato dell’organismo avvelenato. Quando è stato introdotto per la prima volta nel mercato inglese nel 1980, si è dimostrato efficace nelle popolazioni di ratti che avevano sviluppato resistenza ai primi anticoagulanti. La sostanza è un antagonista della vitamina K. La mancanza di vitamina K nel sistema circolatorio riduce la coagulazione e causa morte per emorragie interne.
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