1054* 29 febbraio 2024
I tardigradi sono diffusi in tutto il pianeta.
Vi sono specie marine, terrestri e adattate alle acque dolci.
Sono stati osservati in tutti i continenti, Antartide incluso, e a tutte le altezze, dalle zone oceaniche abissali ad altezze superiori ai 6000 metri in Himalaya.
L’insetto più resistente in assoluto è il tardigrado: i ricercatori sostengono che nemmeno l’evento più catastrofico del mondo sarebbe in grado di spazzarli via.
Questi minuscoli animaletti, noti anche come “orsetti d’acqua”, sono in grado di sopravvivere in condizioni estreme che sarebbero letali per quasi tutti gli altri esseri viventi.
Alcune delle loro capacità di resistenza includono situazioni come mancanza d’acqua: possono sopravvivere fino a 5 anni in condizioni di totale disidratazione, e fino a 30 anni se in uno stato dormiente chiamato criptobiosi.
In tale stato ritraggono le zampe e si incapsulano all’interno della cuticola, che subisce trasformazioni chimiche divenendo impermeabile.
Con temperature estreme: sopportano temperature che vanno da -272 °C a 150 °C.
Nel caso di basse temperature, nel liquido che riempie l’emocele (cavità nella quale sono posti i visceri) si formano cristalli di ghiaccio a crescita controllata.
In caso di radiazioni possono resistere a livelli di radiazioni ionizzanti fino a 1000 volte superiori a quelli che ucciderebbero un essere umano.
Sopportano pressioni fino a 6000 atmosfere, pari a quella presente a 6000 metri di profondità nell’oceano.
Possono sopravvivere anche nel vuoto dello spazio.
I segreti della loro resistenza sta che i tardigradi producono una speciale proteina chiamata Tardigrade-Specific Intrinsically Disordered Protein (TDP) che aiuta a proteggere le loro cellule dai danni.
Entrano in uno stato di criptobiosi quando le condizioni ambientali diventano troppo avverse.
In questo stato, il loro metabolismo rallenta drasticamente e perdono quasi tutta l’acqua del loro corpo.
Le loro cellule sono in grado di riparare i danni al DNA causati da radiazioni ed altri stress ambientali.
I tardigradi sono creature davvero straordinarie e la loro capacità di sopravvivere in condizioni estreme è un esempio della resilienza della vita sulla Terra.
Altri insetti molto resistenti sono le formiche: possono trasportare pesi fino a 50 volte il loro peso corporeo e sopravvivere a cadute da grandi altezze.
Anche gli scarafaggi sono resistenti: possono vivere per mesi senza cibo e acqua e resistere a livelli di radiazioni molto elevati.
Resistenti sono anche le mosche e le zanzare, in grado di trasmettere malattie mortali e di adattarsi a una varietà di climi e habitat.
Tuttavia, nessuno di questi insetti può eguagliare la resistenza del tardigrado, che rimane l’insetto più resistente del pianeta.
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