1124* 25 giugno 2024
Con l’intento di combattere in modo radicale le infestazioni da acari del legno, tarli e relative uova, ci sono sistemi totalmente ecologici che sfruttano unicamente l’emissione di calore per adempiere allo scopo, garantendo sicurezza ed efficienza.
Grazie agli infrarossi a onda lunga, il calore penetra in profondità nelle superfici in maniera graduale, andando ad eliminare insetti e uova.
Tali sistemi, “ready to use”, con facilità di trasporto e modulabili, sono adatti ad interventi in ambienti prima inaccessibili.
I materiali tecnici, lo sviluppo di un’elettronica e un software di gestione all’avanguardia, rendono il sistema estremamente sicuro anche dal lato ingegneristico.
In definitiva, si tratta di strategie innovative indicate nel trattamento di travi e strutture in legno di qualsiasi spessore: i tarli, come anche i loro acari, sebbene situati nella profondità della fibra compatta del legno, vengono raggiunti dal calore, e distrutti in qualunque stadio vitale si trovino (uova, larve, adulti).
Nella lotta contro tarli (ma non solo) si annoverano altri metodi professionali, tra cui l’esecuzione del trattamento di disinfestazione in atmosfera modificata alle parti lignee poste nelle abitazioni.
La disinfestazione può rivolgersi, normalmente, a tutte le strutture presenti nelle stanze.
I trattamenti con gas presentano enormi vantaggi rispetto alle normali applicazioni di insetticidi quando questi non riescano ad ottenere un risultato soddisfacente.
L’utilizzo del gas da maggior efficacia con assenza di danni sui manufatti.
Il gas raggiunge l’insetto all’interno del manufatto ovunque esso sia, indipendentemente dalle dimensioni e dal tipo di legno.
La mortalità di ogni stadio vitale degli insetti, a qualsiasi profondità della superficie è perciò totale.
Ciò che viene immesso non bagna, non unge e non reagisce con i componenti del legno, quindi, alla fine del trattamento, non rimane residuo di gas e il manufatto mantiene inalterate le sue caratteristiche.
L’impiego di suddetti gas va effettuato da aziende con personale abilitato, ma non è possibile impiegarli in ogni luogo. In effetti è necessario che siano elementi strutturali che lo permettano.
I danni provocati dalle infestazioni sono ingenti sia in termini economici che in termini di sicurezza.
Nella dieta della maggior parte di questi insetti la cellulosa è predominante, seguita dalla lignina ed emicellulosa. Gli insetti che si nutrono di legno vengono comunemente indicati come xilofagi: in questo gruppo vengono compresi i tarli del legno (insetti coleotteri) e le termiti (insetti isotteri).
Altri insetti invece scavano unicamente gallerie nel legno pur non nutrendosene: tra questi gli insetti imenotteri formicidi (le formiche) e siricidi.
Scavano le gallerie nel legno, lo deprezzano dal punto di vista estetico e ne diminuiscono la resistenza meccanica.
Il danno viene svolto prevalentemente dalle larve, ma in alcune specie anche gli adulti hanno una parte attiva nei processi di biodegradazione.
Il danno diventa evidente solo quando sulla superficie compaiono dei fori che indicano la fuoriuscita dell’insetto che ha completato il proprio ciclo ed è sfarfallato verso altri manufatti.
Il numero di fori non è indicativo dell’infestazione in atto, poiché lo stesso foro di uscita può essere utilizzato da più adulti.
La modalità operativa prevede quella di creare una schermatura stagna, sigillando con materiali idonei ed applicando un’apposita attrezzatura di controllo che va ad eliminare tutta l’aria sostituendola con gas inerti eventualmente addizionati con altre sostanze.
Si lascia in tal modo l’ambiente alcuni giorni tenuti sempre sotto il controllo da varie sonde che ne verificano lo stato di efficienza.
Le percentuali di gas, i tempi e le condizioni termiche, vengono scelte sulla base delle strutture, sugli spessori dei legni, sullo stato di conservazione e sull’entità dell’infestazione in atto.
Le stesse centrali di controllo provvedono ad insufflare in maniera costante e controllata all’interno della sacca ove è disposto il prodotto da disinfestare.
I vari punti di monitoraggio vengono distribuiti in modo da avere una completa analisi in tutte le zone esposte ed una uniformità assoluta di trattamento.
L’operazione di monitoraggio e controllo delle concentrazioni è continua e ciclica, comandata dalla stessa unità di controllo che viene solitamente posta nelle vicinanze del trattamento.
La durata del trattamento vede che tali concentrazioni anossiche vengano mantenute per periodi variabili compresi fra i 5 e 7 giorni in relazione alle temperature, al volume da trattare ed al tipo di manufatto.
Come accennato, apposite centraline di controllo provvedono a controllare costantemente i valori di atmosfera, tenendo costantemente il valore dei gas ottimale per lo specifico trattamento.
La costanza ed il controllo di densità dei gas allontana l’ossigeno dall’ambiente sotto trattamento ed elimina per asfissia tutti gli insetti infestanti.
Per questo tipo di trattamenti, non ricadendo nella normativa dei gas tossici, non vi sono procedure di evacuazione particolari e le misure di sicurezza necessarie verranno adottate a seconda dell’ambiente da trattare e del trattamento messo in atto per la bonifica.
Il D.Lgs 81/08 all’ Articolo 26 (Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione) prevede che il datore di lavoro fornisca alle imprese appaltatrici le informazioni necessarie sui rischi esistenti nell’ambiente in cui operano e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Si impone e si assicura l’evacuazione di tutti i locali adiacenti, o comunque compresi nell’ambito dello stabilimento, fino al termine di tutte le operazioni inerenti la fumigazione.
Tutte le operazioni preliminari sino alla bonifica del sito sarà eseguita sotto la direzione tecnica di personale regolarmente autorizzato e formato.
È esigita l’evacuazione dagli eventuali locali adiacenti, sia di proprietà che di terzi non coinvolti, di tutti gli alimenti e apparecchiature come le televisioni.
L’efficacia del trattamento è garantita sopra i 20°c. all’interno dell’abitazione per cui potrebbe essere necessario accendere il riscaldamento 48 ore prima della fumigazione.
È da accertare li spegnimento di tutte le fiamme libere (scaldabagni, stufe, ecc…).
Concluso il trattamento, terminato il controllo di mortalità degli insetti, verrà redatto un Certificato di Fumigazione avvenuta, ove compariranno tutti i dati inerenti il prodotto trattato compresa la garanzia di corretta lavorazione.
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