Curiosità: trovato topo che vive a 6739 metri slm

136* 15 giugno 2020

Un tipo di roditore, il Phyllotis xanthopygus rupestris, è stato trovato casualmente e con grande stupore da un gruppo di biologi sulla cima di un vulcano delle Ande.

In effetti 6739 metri di quota, come lo sono le Ande tra Argentina e Cile, rappresentano un ambiente piuttosto estremo e sicuramente poco confacente alla vita dei mammiferi.

Il cibo è teoricamente introvabile. L’ossigeno nell’aria è in una concentrazione molto bassa e la temperatura può scendere fino a 60° gradi sotto lo zero.

La curiosità è stata tale che la spedizione si è posta l’obiettivo di studiare questo topo autoctono di colore giallastro nella parte posteriore della schiena che saltava tra le rocce.
Del resto è stata convinzione comune, fino a questo ritrovamento, che il limite massimo di possibilità di vita per i mammiferi fosse un’altezza di poco più di 5 mila metri.

Probabilmente, essendo le cime altissime del mondo delle mete poco esplorate dagli studiosi, è stato sottostimato il limite del potenziale insito in certi mammiferi all’adattamento in ambienti ritenuti “impossibili” per la vita.

Ma a guardar bene, propri dei topi e dei ratti, ci sono innumerevoli esperimenti attestanti l’incredibile intelligenza di questi animali, nonchè della loro capacità di sopravvivenza in situazioni precarie e di forti pericoli di varia natura.

 

 

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