A Genova le trappole contro gli insetti alieni che arrivano via nave

898* 16 maggio 2023

(Articolo tratto da genova.repubblica.it)

Un progetto europeo per monitorare i “saproxilici”, vivono nel legname morto e possono rappresentare un pericolo per la biodiversità.

Arrivano via nave dall’Africa e dal Sudamerica nel porto di Genova si nascondono soprattutto nel legname, dove depongono le larve,  crescono e si moltiplicano e quando il legname viene sbarcato sono pronti ad invadere l’ecosistema locale.

Sono gli insetti alieni “saproxilici”, un termine che indica il legame di una parte del proprio ciclo vitale con il legno morto, e si stanno moltiplicando in Liguria tanto che è stato avviato un progetto di monitoraggio con quattro trappole a feromoni, due presso la sede di Arpal, l’agenzia ligure di protezione dell’ambiente, e due sulla collina di Belvedere, la parte alta della città che sovrasta il porto di Genova.

Il monitoraggio è stato avviato nell’ambito del progetto Interreg Marittimo Aliem Apostrophe, che individua come specie aliene da monitorare in via prioritaria il calabrone asiatico, il calabrone orientale, la formica argentina, il punteruolo rosso della palma, il Punteruolo dell’Agave, la Pyrale del bosso.

Il puntueruolo rosso in particolare è ormai una piaga ben nota in Liguria, dove ha già danneggiato e distrutto decine di piante di palme. A Bordighera in particolare nel corso di oltre dieci anni sono stater distrutte oltre mille palme, ma anche i parchi genovesi nel corso degli anni hanno subito pesanti perdite.

Oggi si monitorano anche altre specie di insetti potenzialmente pericolosi. Il progetto europeo Aliem Apostropghe in particolare “affronta la problematica cruciale delle specie esotiche invasive _ spiega una nota _ riconosciuta come la seconda causa di perdita di biodiversità.
Queste specie, facilitate dagli stili di vita moderni e dai mezzi di comunicazione, minacciano gli ecosistemi, l’economia e la salute umana”. Di qui l’installazione delle trappole che verranno monitorate durante tutto il perioso estivo per poi arrivare ad ottobre e fare il punto della situazione in modo da studiare le strategie indispensabili a prevenire danni all’ambiente.

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