Zanzare… tra pubblico e privato

1133* 14 luglio 2024

È risaputo che, nella lotta alle zanzare, importante è che non ci siano ristagni d’acqua di vario genere.

È raccomandato, quindi, eliminare le raccolte d’acqua o di trattare con prodotti larvicidi i ristagni non eliminabili.

Per un risultato globale positivo, ne consegue, ovviamente, che le azioni di controllo effettuate in area privata devono essere coerenti a quelle in ambito pubblico, ossia con le attenzioni che gli enti territoriali pongono (o dovrebbero porre maggiormente) mediante trattamenti antilarvali nelle caditoie.

Infatti, si può ipotizzare che i possibili focolai che si trovano nelle aree private (tra sottovasi, fontanelle, bidoni, ecc. nei giardini…) rappresentino mediamente ben oltre la metà della fonte totale del suolo cittadino.

Laddove le disinfestazioni adulticide a calendario non sono consentite in aree sia pubbliche che private dalle delibere delle Giunte Regionali (Veneto, Emilia Romagna, Toscana…) e sono solo riservate a situazioni contingibili e urgenti di emergenza sanitaria ed in casi straordinari (in certe Regioni solo per comprovata presenza di elevata presenza delle zanzare dopo una ufficiale indagine ambientale ed entomologica, e previa autorizzazione del Dipartimento della prevenzione della azienda Usl competente per territorio), l’impegno nella prevenzione (nella fase larvale degli insetti) deve essere più meticolosa e diligente.

Le DGR, in effetti, nascono anche dal fatto di puntare più sulla prevenzione, oltre che salvaguardare la salute in genere e l’ambiente da disinfestazioni adulticide “selvagge” dal risultato spesso temporaneo, minimo, o addirittura assente (per fattori ambientali e collegati al meteo).

 

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